Reggio, imbrattata e ripulita la stele in memoria del senatore Ciccio Franco

VIDEO | Ad imbrattare il monumento, con una bomboletta spray, pare sia stato un giovane già noto ai servizi sociali. Il comitato "14 luglio" ha denunciato l'atto vandalico alla Polizia che sta analizzando i filmati della telecamera adiacente. Sgomento anche dalla nipote Annamaria Franco

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di A. P.
4 agosto 2018
16:43

È stata già ripulita la stele in memoria del senatore Ciccio Franco, imbrattata nella notte intercorsa tra giovedì e venerdì. Lo scultore Rosario De Seta, autore del monumento, ha infatti provveduto ad eliminare le scritte realizzate con una bomboletta spray. A imbrattare, con simboli riconducibili alla cultura del mondo anarco-insurrezionalista, pare sia stato un giovane reggino già noto ai servizi sociali ma, sulla vicenda indaga la Polizia.  Stamani il comitato “14 luglio”, sorto per ricordare la memoria dei Moti di Reggio, presieduto da Giuseppe Agliano, ha sporto denuncia in Questura e gli investigatori sanno provvedendo ad analizzare i filmati della telecamera installata vicino alla stele. La condanna per il gesto vandalico è arrivata da tutte le forze politiche. Ma nel contempo il comitato chiede all’amministrazione comunale attenzione e vigilanza per il monumento del leader del “Comitato d'azione per Reggio Capoluogo”.  

 


«Questo è l’ennesimo atto indegno e vile nei confronti del monumento che ricorda il Ciccio Franco – ha dichiarato Agliano –  e ci auguriamo che azioni così inqualificabili non se ne debbano più registrare. Ringrazio a nome dei reggini il Maestro De Seta per il suo pronto e gratuito intervento; così come ringraziamo i tantissimi cittadini che insieme a noi si sono stretti con affetto alla famiglia Franco e al nostro mondo umano e politico. Ringraziamo l’Amministrazione comunale che, con una dichiarazione del Sindaco Falcomatà e del vice sindaco Riccardo Mauro, ha condannato l’accaduto e autorizzato il ripristino della stele ma, nel contempo, esigiamo che venga rispettata la volontà dell’Ente che nel 2005 dedicò l’Arena a Ciccio Franco e che, in tutti i documenti e comunicati ufficiali, non si scriva più “Arena dello Stretto”. Inoltre, chiediamo una immediata installazione di una telecamera fissa sul monumento stesso».

 

 

Sgomento per l’accaduto anche dalla nipote di Franco, Annamaria Franco la quale ha dichiarato «che questi atti sono simbolo dell’intolleranza alla democrazia. Chi non rispetta la memoria dei defunti e chi non rispetta le altrui opinioni politiche non è democratico. Questo è stato un atto di inciviltà alla memoria non solo di mio zio ma, anche alla memoria di tutti coloro i quali hanno manifestato per i diritti dei reggini in quegli anni. Mi auguro che non si verifichi più un gesto di tale portata- ha concluso Annamaria Franco- e che soprattutto le Istituzioni vigilino sull’accaduto. Inoltre, voglio sottolineare che molte volte, anche le stesse Istituzioni nei documenti ufficiali non citano correttamente il nome dell’arena intitolata alla memoria di mio zio. È un’area intitolata, attraverso la toponomastica ufficiale, alla memoria di Ciccio Franco e non è corretto chiamarla arena dello Stretto».

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