Ragazza segregata e costretta a prostituirsi, tornano in libertà i due indagati

Lo ha deciso il gip di Catanzaro accogliendo l'istanza degli avvocati difensori. 'Allo stato degli atti risulta gravemente inficiata la credibilità della denunciante'
di Redazione
30 novembre 2015
19:20

Il gip di Catanzaro, Giuseppe Perri, ha rimesso in libertà Simone Bevilacqua e Franco Bevilacqua arrestati lo scorso 21 novembre con l’accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e riduzione in schiavitù. Il gip ha accolto l'istanza degli avvocati Nicola Tavano e Alessandro Guerriero. Secondo il gip “allo stato degli atti risulta gravemente inficiata la credibilità della denunciante” che aveva raccontato di essere stata segregata in casa e costretta ad atti sessuali. Nell'ordinanza si legge che "le molteplici credibili e convergenti dichiarazioni rese da persone estranee ai fatti dimostrano univocamente che nei mesi in questione la denunciante da una parte non era affatto reclusa in una stanza di detta abitazione, provvedendo alle faccende domestiche e ricevendo ospiti, dall’altra usciva liberamente da casa sola o in compagnia del convivente Simone Bevilacqua andando al mare e recandosi presso vari esercizi commerciali”.

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