Quel fuoco maledetto e una preghiera per Antonio, Roberto e Serafina

L'estate degli incendi ha scandito il 2017 in provincia di Cosenza insieme al dramma del centro storico di Cosenza
di Salvatore Bruno
30 dicembre 2017
20:12

Il calore del fuoco, lo sguardo terrorizzato di chi teme di poter perdere la propria casa, l’odore acre del fumo che impregna i vestiti, le sirene, il rombo dei motori di canadair ed elicotteri. Di questo 2017 mi rimangono addosso le sensazioni avvertite sui luoghi degli incendi devastanti della provincia di Cosenza. Rose, Rovito, Rende, Longobucco: l’inferno a divorare migliaia di ettari di bosco e l’affanno di chi cerca disperatamente di frenare l’avanzata dei roghi. E poi il dramma di quel torrido pomeriggio del 18 agosto. Dal centro storico sono passato per caso, diretto a Casali del Manco, verso la frescura della Presila, per una intervista sulla nascita del nuovo comune. E ho visto quell’edificio sbriciolarsi tra le fiamme con Roberto, Antonio e Serafina intrappolati all’interno. Non ci ho dormito per tre notti. La mia preghiera di fine anno è per loro, l’auspicio per il 2018 è che si scopra la verità.

 


Salvatore Bruno

Giornalista
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