Portate in Slovacchia dalla madre: «Aiutatemi, da tre anni non vedo le mie figlie»

Da questa mattina Emiliano Russo ha deciso di protestare incatenandosi davanti al Tribunale di Vibo per chiedere che le sue bambine vengano rimpatriate in Italia
di Redazione
20 marzo 2017
12:47
La protesta di Emiliano Russo davanti al tribunale di Vibo Valentia
La protesta di Emiliano Russo davanti al tribunale di Vibo Valentia

Da tre anni e mezzo non vede le sue bambine. È un padre disperato Emiliano Russo, musicista di Limbadi, che questa mattina si è incatenato dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia minacciando lo sciopero della fame «per dare voce a Demi e Dafne, le mie due bambine rapite e trattenute illegalmente in Slovacchia».

 


E ancora punta il dito contro lo stato estero che lo avrebbe «condannato a vederle 60 ore totali in un anno, una volta ogni tre mesi, cinque giorni e tre ore al giorno».


L’uomo, che minaccia anche di iniziare lo sciopero della fame, è risoluto a portare avanti la sua protesta fino a quando non avrà risposte certe dalla Procura di Vibo alla quale chiede, nonostante l’impegno degli ultimi tempi, di far rimpatriare le bambine.

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