Intimidazione choc a sindaco del Crotonese: proiettili in una busta

Sono stati recapitati, oltre a Pino Cozza, anche all'assessore Filomena Pontieri e al consuocero del sindaco, Rosario Bevilacqua. Il primo cittadino di Verzino: «Gesto di debolezza»

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di Redazione
10 aprile 2020
12:21
Busta con proiettili, immagine di repertorio
Busta con proiettili, immagine di repertorio

Tre proiettili sono stati recapitati al sindaco di Verzino, Pino Cozza, all'assessore Filomena Pontieri ed al consuocero del primo cittadino, Rosario Bevilacqua. Sono stati recapitati in un plico lasciato nella cassetta postale di ognuno dei tre obiettivi dell'intimidazione.

Cozza è stato eletto il 26 maggio 2019 alla guida della lista La Svolta, un'alleanza civica promossa proprio da Bevilacqua. Una intimidazione mafiosa per il sindaco del piccolo comune silano: «Faccio parte di una famiglia di uomini e donne di Stato - dice - che la mafia, la delinquenza e le forme di prevaricazione le hanno sempre schifate, allontanate e combattute. Quello che è accaduto a me, all'assessore Pontieri e a Rosario Bevilacqua è un gesto incommentabile, è un'intimidazione di tipo mafioso che vi assicuro non ha intimidito affatto perché quando si è in pace con la propria coscienza il sonno non viene disturbato da tali vigliaccate». Le indagini sul gesto sono condotte dai carabinieri.

 


Il primo cittadino poi ribadisce: «È un gesto di debolezza. La forza sta nel potere della parola, del dialogo, del confronto non in un proiettile chiuso in un plico. Io e la mia squadra resteremo, amministreremo, sempre dalla parte della legalità. In questo venerdì santo il mio pensiero, non carico di odio ma di pietà, e le mie preghiere sono rivolti agli autori di tale barbarie, prego per le loro anime dannate affinché non abbiano tormento, prego per la conversione dei loro cuori e delle loro menti e nonostante tutto io vi perdono, perché non provo odio».


Cozza, che ha denunciato l'accaduto ai carabinieri della locale stazione, esprime «solidarietà alla famiglia Bevilacqua, a mio genero Pasquale e alla famiglia dell'assessore Pontieri, vittime di un gesto mafioso per la sola colpa di essere persone oneste e virtuose». Nel pomeriggio il sindaco incontrerà il prefetto di Crotone Tiziana Tombesi. «Ringrazio le forze dell'ordine e tutte le autorità per la disponibilità, il sostegno ed il prezioso lavoro» conclude il primo cittadino.

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