Sul piede di guerra

Precari della scuola in rivolta: «In Calabria graduatorie piene di docenti che non lavorano, è un sistema malato fatto di ingiustizie»

In piazza sono scesi gli insegnanti, anche quelli di sostegno denunciando disparità di trattamento nelle assegnazioni delle supplenze e l'esiguità di posti messi a concorso al sud

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di Luana  Costa
12 settembre 2024
06:15

«Ciò che è successo quest'anno nell'Atp di Catanzaro ha dell'incredibile». Così inizia il racconto di Fabrizia Caridi, docente di sostegno di una scuola secondaria di secondo grado della provincia di Catanzaro. Anche lei ha preso parte ieri alla manifestazione di protesta indetta dal comitato docenti di sostegno per chiedere la stabilizzazione dei docenti attraverso la trasformazione degli organici di fatto in organico di diritto.

«Nella graduatoria di sostegno per le scuole secondarie di secondo grado sono stati banditi pochissimi posti, 34 cattedre intere e 4 spezzoni oltre ad essere stati assegnati 14 posti di riserva a persone posizionate in fondo alla graduatoria non rispettando minimamente la quota delle percentuali che per legge devono essere assicurate alle categorie protette».


«Inoltre quest'anno vi sono state una miriade di assegnazioni provvisorie a docenti con il ruolo al Nord» ha proseguito l'insegnante. «Dopo otto mesi tornano qui prendendo il posto a noi precari che per vari motivi non possiamo spostarci. La mia domanda al ministro Valditara è la seguente: "Se c'è un fabbisogno reale di docenti di sostegno come mai le graduatorie soprattutto al sud e in Calabria sono stracolme di gente che non lavora?"» si domanda.

Ulteriori disparità di trattamento sono state illustrate da Caterina Chiarella che ha denunciato «un sistema scuola malato fatto di disparità e illogicità. Anche quest'anno i 32 cfu che avrebbero assicurato 36 punti non sono stati attivati per tutte le classi di concorso comportando una disparità di trattamento» ha spiegato.

«Sono stati svantaggiati i docenti già abilitati sulla materie che non hanno avuto gli stessi diritti di tutti gli altri aspiranti. Vi è poi da denunciare un numero elevatissimo di assegnazioni provvisorie e utilizzazioni nella nostra regione. Ciò significa che chi di noi è inserito nelle gps (graduatorie provinciali per le supplenze, ndr) non può lavorare nonostante sia insegnante specializzato e sia in servizio da anni.

«Anche il contingente riservato a coloro i quali siano in possesso di un titolo di riserva è stato altissimo e ingiusto rispetto alle percentuali previste per legge. Ciò ha comportato che molti posti non siano stati assegnati ai docenti che si trovavano in una posizione più alta in graduatoria quindi con più esperienza, con più titoli e con più punteggio. È davvero una vergogna - ha concluso l'insegnante - che ci siano solo 38 posti destinati alle gps in tutta la provincia di Catanzaro. Chiediamo che i posti disponibili nelle scuole siano dichiarati sin da subito così da darci la possibilità di scegliere perché questo è un nostro diritto».

Giornalista
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