Porto e detenzione di arma clandestina: un arresto a Rosarno

Nel 2014 aveva forzato un blocco dei carabinieri riuscendo a far perdere le proprie tracce. Decisivi i riscontri forniti dagli specialisti del Ris di Messina
di Redazione
20 settembre 2016
15:17

I militari della Compagnia di Gioia Tauro, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, nei confronti di Antonino Michelizzi, 28 anni, pluripregiudicato di Rosarno, attualmente detenuto con l’accusa di rapina aggravata.

 


Il giovane, ritenuto vicino alla cosca di ‘ndrangheta dei Bellocco, a seguito di una certosina attività d’indagine, per i fatti accaduti nell’ottobre 2014, è ritenuto responsabile del reato di porto e detenzione di arma clandestina in concorso. All’epoca dei fatti, il 28enne e Michele Bellocco, 20 anni, viaggiavano a folle velocità in una strada di Rosarno, quando vennero intercettati da una pattuglia dei carabinieri che ingaggiò subito un pericoloso inseguimento.

 

Il giovane, in quella circostanza, benché caduto rovinosamente a terra, riuscì a far perdere le proprie tracce. Bellocco invece, trovato in possesso di una pistola 7,65 col caricatore pieno in quella circostanza fu arrestato.

 

Le indagini effettuate dai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno permesso di individuare in Antonino Michelizzi l’altra persona a bordo dello scooter. Decisivi, i riscontri forniti dagli specialisti del Ris di Messina che hanno comparato positivamente i profili genetici del soggetto.

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