Perseo, appello della Dda contro assoluzione Bevilacqua

Il 16 luglio scorso Giampaolo Bevilacqua era stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosi mentre era stato assolto dall’accusa di estorsione. Ora la Dda di Catanzaro ha presentato appello contro la sentenza
di Manuela Serra
18 dicembre 2015
16:49

La Dda di Catanzaro ha presentato appello contro la sentenza con cui lo scorso 16 luglio il Tribunale di Lamezia ha assolto dall'accusa di estorsione Giampaolo Bevilacqua.


L’ex vice presidente della Sacal, ex consigliere provinciale ed esponente politico del Pdl, è stato invece condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.


 

Processo Perseo, Bevilacqua condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione


Bevilacqua era stato coinvolto nell'inchiesta Perseo, che ha sgominato il clan Giampà di Lamezia, perché per gli inquirenti avrebbe "fornito un concreto, consapevole e volontario contributo di natura materiale e morale ai componenti delle famiglie Notarianni e Giampà", tanto da impegnarsi per "l'assegnazione di appalti o posti di lavoro in cambio del costante impegno elettorale da parte degli esponenti della cosca", producendo quello che per il gip sarebbe "un patto elettorale politico-mafioso".


L’ex consigliere era stato accusato, e poi assolto, di avere estorto delle tute ad un negozio sportivo, obbligandolo ad effettuare degli importanti sconti sulla merce. Bevilacqua avrebbe infatti avrebbe acquistato alcune tute da ginnastica, calze e maglie, pretendendo un considerevole sconto sulla merce poiché sarebbe stata destinata ad "alcuni detenuti".

Giornalista
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