Grand terroir

Pasquale Iuzzolini: «Per il Gaglioppo e i vini di Cirò il 2024 sarà un’annata straordinaria e da ricordare»

Grand Terroir ha seguito la vendemmia del vitigno principe della più importante ed antica area Dop della Calabria

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di Massimo Tigani Sava
4 settembre 2024
13:30

«Il 2024 sarà un’annata da ricordare per il Gaglioppo e i vini del Cirò, straordinaria dal punto di vista qualitativo. Ho tanti anni di esperienza e vi posso assicurare che le nostre vigne, in questa stagione, hanno dato frutti eccellenti, direi superlativi». Lo afferma Pasquale Iuzzolini, titolare assieme ai fratelli dell’omonimo gruppo vitivinicolo che con i brand Tenuta Iuzzolini e Fattoria San Francesco è leader in Calabria.

Grand Terroir, sistema che fa capo al Network LaC, ha seguito passo passo la vendemmia del Gaglioppo, il vitigno principe dell’area Dop del Cirò, la più estesa in termini di ettari coltivati di una regione nella quale si produce vino dal tempo degli Enotri (IV millennio a.C.). Raccolta manuale dei grappoli, invio immediato in cantina dove la lavorazione delle uve viene curata in maniera esemplare. «Stiamo estraendo profumi straordinari, sia per i rosati sia per i bianchi, ed anche per i primi rossi. Nei prossimi giorni completeremo la raccolta del Gaglioppo e degli altri autoctoni che utilizziamo anche per i rossi più strutturati e d’alta gamma».


I vini rosati del Cirotano sono un fiore all’occhiello della vitivinicoltura meridionale e nazionale, in quanto sprigionano bouquet aromatici di una complessità rara. E proprio il Gaglioppo, in questo 2024, sta garantendo risultati strepitosi. Altrettanto prestigio stanno acquisendo i vini bianchi, prodotti in prevalenza a base di Greco Bianco o di Pecorello.

Negli ultimi decenni nel Cirotano alla lunghissima tradizione vitivinicola si è aggiunto lo sforzo meritorio delle cantine finalizzato alla più adatta dotazione tecnologica, come nel caso degli impianti per la macerazione e fermentazione a freddo. Le temperature controllate sono indispensabili per estrarre le componenti aromatiche e per far sì che le stesse finiscano nelle singole bottiglie. Il 2024, parola di Pasquale Iuzzolini, vitivinicoltore di non comune competenza, sarà un anno da segnare sul calendario vitivinicolo. Il consumatore deve essere consapevole di quanta fatica, passione e dedizione, di mesi e addirittura di anni, è necessaria al fine di suscitare emozioni positive quando si stappa una bottiglia di vino e si riempie un calice. Dalle primissime ore del mattino si va al lavoro, nelle vigne, per ottenere uve di ottimo livello, e poi un duro impegno quotidiano in cantina per giungere alla fine ai risultati desiderati. Non c’è vino ottimo se non si parte da un’uva di assoluto pregio! 

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