Le sorelle della presidente della Regione scomparsa: «Ogni anno festeggiava qui il suo compleanno, noi abbiamo voluto portare solidarietà e speranza» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Oggi, 28 dicembre, l’ex presidente della Calabria Jole Santelli avrebbe compiuto 53 anni. La sua prematura scomparsa ha lasciato un grande vuoto in tutta la regione. I suoi sono stati otto mesi di governo segnati da incertezze e difficoltà: la prima ondata pandemica di un virus del tutto sconosciuto, i contagi, le restrizioni, la sanità ridotta a colabrodo. Ma nonostante questo, Jole credeva nella rinascita e sognava una Calabria inferiore a nessuno, rock e colorata.
Oggi avrebbe festeggiato il suo compleanno come amava fare da quando fu nominata sottosegretario alla Giustizia: recandosi negli istituti penitenziari per donare attimi di spensieratezza e conforto alle persone private della libertà. Da questo nasce l’iniziativa odierna dell’associazione Jole Santelli nella casa circondariale di Paola. Questa mattina, le sorelle dell’ex governatrice, Paola e Roberta Santelli, hanno fatto visita ai detenuti consegnando panettoni e dolci natalizi.
«Abbiamo voluto portare avanti la volontà di Jole, perché lei amava festeggiare il suo compleanno così: sempre vicina agli ultimi, soprattutto nei giorni di festa - dichiara Paola Santelli. L’abbiamo fatto anche grazie alla preziosa collaborazione della direttrice del Penitenziario, la dottoressa Emilia Boccagna, e al contributo del dott. Antonio di Caprio, che ha offerto i pandori natalizi. L’associazione Jole Santelli ha voluto mandare un messaggio solidarietà e di speranza ai detenuti. Nella vita tutti sbagliamo. A volte inciampiamo con conseguenti cadute rovinose, ma l’importante è rialzarsi trovando dentro di sé la forza, la volontà e la determinazione per perseguire i propri sogni ridisegnando le linee della vita. Un ringraziamento particolare - continua Paola Santelli- vogliamo rivolgerlo al personale della polizia penitenziaria che ricopre un ruolo determinante. Loro garantiscono ordine e sicurezza in un posto come il carcere, che nell'immaginario collettivo è collegato al buio dell'anima, mantenendo in vita anche la fiammella della speranza».
«L’evento di oggi- conclude la sorella della presidente scomparsa - è solo l’inizio di una collaborazione tra l’associazione Jole Santelli e la casa circondariale di Paola. In cantiere ci sono diverse iniziative che troveranno forza nei prossimi mesi».