‘Ndrangheta a Reggio Calabria e infiltrazioni delle cosche nell'edilizia: 8 condanne

L'inchiesta Thalassa aveva fatto luce sugli affari delle cosche nella realizzazione di un complesso immobiliare posto a Pentimele. Tra gli imputati anche il boss Franco Polimeni

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di Consolato Minniti
24 marzo 2020
08:11

Regge l’impianto accusatorio dell’inchiesta “Thalassa” davanti al vaglio del gup di Reggio Calabria. L’operazione portata a termine dalla Dda reggina aveva fatto luce su un filone di infiltrazioni delle cosche nel settore delle costruzioni edili, fra cui emergeva la realizzazione di un complesso immobiliare posto a Pentimele, il noto residence “Thalassa” che ha anche dato il nome all’indagine.

L'inchiesta Thalassa

Stando a quanto ipotizzato dal sostituto procuratore Stefano Musolino, gli imputati avrebbero commesso reati che vanno dall’associazione mafiosa all’illecita concorrenza con minaccia o violenza, fino al concorso esterno, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori e reati contro la pubblica amministrazione. Fra gli imputati spicca la presenza del boss Franco Polimeni, cognato di Pasquale Tegano e, poco tempo addietro, coinvolto nell’inchiesta che ha fatto luce sull’omicidio del tabaccaio Bruno Ielo.  


 

La sentenza

Nella giornata di ieri, nonostante lo stop imposto dall’emergenza Coronavirus, il gup Pasquale Laganà ha emesso la sentenza di primo grado. Il pm aveva richiesto 11 condanne e cinque assoluzioni. Il giudice ha condannato otto degli imputati, assolvendo gli altri e ridimensionando alcune accuse. Pesante la condanna rimediata da Franco Polimeni e Andrea Vazzana a 20 anni di reclusione. Fra i condannati anche il fratello dell’ex consigliere regionale Domenico Battaglia, Peter Dominic, che ha rimediato una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione. Assolti da tutte le accuse Natale Barillà (difeso dall’avvocato Natale Polimeni), Giuseppe Cuzzucli, Pasquale Labella, Giuseppe Pellicone, Vincenzo Pellicone, Giorgio Benestare (detto Franco), Fortunata Barbara Crocé, Andrea Domenico Firriolo.

Le condanne

Queste le condanne decise dal gup che ha escluso l’aggravante mafiosa per gli imputati a cui veniva contestata:

Peter Dominic Battaglia: 3 anni e 4 mesi

Anna Maria Cozzupoli: 4 anni e 8 mesi

Giuseppe Crocè: 3 anni e 4 mesi

Francesco Polimeni: 20 anni

Andrea Vazzana: 20 anni

Francesco Vazzana cl. ’70: 13 anni e 4 mesi

Francesco Vazzana cl. ’66: 13 anni e 4 mesi

Pietro Zaffino: 4 anni e 8 mesi

 

Le assoluzioni

Le persone assolte da tutte le accuse

Natale Barillà

Giuseppe Cuzzucli

Pasquale Labella

Giuseppe Pellicone

Vincenzo Pellicone

Giorgio Benestare (detto Franco)

Fortunata Barbara Crocé

Andrea Domenico Firriolo.

 

Giornalista
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