De Raho: “Le cosche non tralasciano alcuna attività che produca ricchezza”

Le prime dichiarazioni del Procuratore di Reggio Calabria in merito all’operazione contro le cosche Raso-Gullace-Albanese e Parrello-Gagliostro che ha portato all’arresto di 40 persone tra la Calabria e il Nord Italia
19 luglio 2016
10:08

«Quella di oggi è un'operazione particolarmente importante perché colpisce le cosche Raso-Gullace-Albanese e Parrello-Gagliostro attive, rispettivamente, a Cittanova e Palmi ma con significative proiezioni in Liguria, dove hanno esponenti stabilmente operativi, e in Lombardia».

 


Queste le prime dichiarazioni del procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho che aggiunge: «Si infiltrano nell'economia con società fittizie riconducibili alle cosche. Abbiamo trovato persino una società che si occupa di illuminazione e lampade a led. Le cosche sono sempre più evolute verso forme organizzate e differenziate di economia. Non tralasciato alcuna attività che possa produrre ricchezza».

 

«Caridi riferimento politico del clan» - «Il senatore - ha spiegato il procuratore - è soggetto partecipe alla cosca Raso-Gullace- Albanese, ma è inquadrato nell'ordinanza del Gip come riferimento politico della 'ndrangheta e non di una sola cosca». Il Gip, nel rigettare la richiesta d'arresto, ha chiarito che le accuse all'esponente politico sono già contenute nel provvedimento chiesto per l'operazione "Mamma santissima" e non ha ritenuto necessaria una nuova misura cautelare.

 

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