Operazione Columbus, 15 arresti e 30 indagati per traffico internazionale di droga

L’operazione è scattata questa mattina nei confronti di presunti appartenenti alla ‘ndrangheta e ritenuti a capo di un’organizzazione internazionale che gestiva il traffico di droga tra gli Usa e l’Italia
di Redazione
7 maggio 2015
09:36

È scattata questa mattina all’alba l’operazione Columbus, eseguita dalla Polizia e dall’ Fbi, nei confronti di presunti appartenenti alla ‘ndrangheta operanti tra la Calabria e gli Usa e ritenuti a capo di un organizzazione che controllava il traffico internazionale di droga tra l’America e l’Italia. I provvedimenti sono stati emessi dalla Dda di Reggio Calabria, e dalla magistratura americana ed eseguiti dal Servizio centrale operativo (Sco) e dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, dall’Fbi e dall’Homeland security. Sarebbero oltre 30 gli indagati e una quindicina gli arresti ed i fermi fra l’Italia e gli Stati Uniti.

 


Il nome in codice dell’operazione è Columbus. Il 12 ottobre scorso, infatti, giorno del Columbus Day, investigatori della Polizia di Stato e dell’F.B.I. hanno atteso in un porto degli Stati Uniti il primo carico di cocaina. Proveniente da un porto del Centro-America, la droga era destinata alla “piazza” di New York e a quelle europee. Broker del traffico un incensurato calabrese, Gregorio Gigliotti, originario di Serrastretta, in provincia di Catanzaro e titolare di un ristorante nel quartiere del Queens di New York. Il ristorante si chiama "Cucino a modo mio" e sarebbe stata la base logistica del traffico. L’uomo, già arrestato nei giorni scorsi, è accusato di traffico internazionale di droga tra gli Stati Uniti e l’Italia. Nel corso della perquisizione nel ristorante sono stati sequestrate oltre 100mila dollari, sei pistole, un fucile, cocaina e marijuana. Gigliotti gestiva il traffico assieme ai familiari, , la moglie Eleonora, i figli Angelo e Giuseppe, e il nipote Emilio, anche loro tratti in arresto.

 

Per oltre due anni, gli investigatori dello Sco, guidati da Renato Cortese e Andrea Grassi, e gli agenti della Squadra mobile di Reggio Calabria e dell' Fbi hanno intercettato e filmato Gregorio Gigliotti e i suoi fedelissimi in Sudamerica che gestivano quattro imprese di import -export di frutta e , infatti, i filmati della polizia hanno evidenziato che la cocaina veniva trafficata all’interno di scatole di banana e frutta esotica.

 

Arresti anche in Calabria nei confronti di appartenenti alle cosche di Crotone, Sinopoli, Vibo Valentia. Il potere malavitoso, Secondo quanto emerge dalle indagini, le famiglie calabresi controllerebbero la criminalità organizzata a New York in collaborazione con le famiglie mafiose siculo-americane dei Gambino, Lucchese, Bonanno, Colombo e Genovese. 

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