Lamezia, omicidio Gualtieri: due arresti

Vincenzo Arcieri e Giovanni Notarianni sono ritenuti responsabili dell'agguato che si inserisce nella guerra di mafia del 2004
di L. C.
8 febbraio 2018
14:31

Nel pomeriggio di ieri personale della squadra mobile ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Vincenzo Arcieri di 57 anni e Giovanni Notarianni di 46 anni, entrambi già detenuti per altra causa e ritenuti esponenti di spicco della cosca Giampà in quanto ritenuti responsabili dell’omicidio di Giovanni Gualtieri di 42 anni, elemento contiguo alla contrapposta consorteria Cerra-Torcasio-Gualtieri, avvenuto a Lamezia Terme il 13 novembre 2004.

L'omicidio

L’omicidio di Giovanni Gualtieri, avvenuto all’interno di una sala giochi ubicata nel centro di Lamezia Terme in cui erano presenti numerosi avventori, si inquadrava nella guerra di mafia in corso in quegli anni fra le opposte consorterie per il predominio sui confliggenti interessi criminali. L’episodio suscitò particolare allarme poiché, nel tardo pomeriggio, due killer travisati, dopo essersi introdotti all’interno del locale, esplosero diversi colpi di pistola calibro 9 all’indirizzo della vittima, seduta ad un tavolo da gioco, ed intimidirono i numerosi presenti sparando in aria prima di allontanarsi dal posto con una macchina rubata poi rinvenuta nelle strade del centro cittadino con all’interno una delle armi utilizzate.


Le indagini

Le attività d’indagine condotte dalla squadra mobile avevano portato a definire le responsabilità, tra altri, di Arcieri e Notarianni, che a titolo diverso avevano partecipato alle diverse fasi dell’omicidio. In particolare, Vincenzo Arcieri, in qualità di esponente di vertice della consorteria risulta aver ricoperto, insieme con altri notabili del clan, il ruolo di mandante mentre Notarianni si è adoperato in fase esecutiva ed in particolare ha disimpegnato il compito di recuperare i killer.

La misura cautelare

Per tale delitto, nel giugno 2017, all’esito del processo celebrato con rito abbreviato, i due indagati erano stati condannati unitamente ad altri correi: Vincenzo Arcieri era stato condannato alla pena di 30 anni di reclusione e Giovanni Notarianni alla pena di 20 anni. Successivamente alla pronuncia della sentenza, la Procura della Repubblica-D.D.A. ha avanzato la richiesta di applicazione della misura cautelare che il G.I.P. Distrettuale ha oggi ritenuto di accogliere. La notifica del provvedimento cautelare è stata effettuata per Arcieri nel carcere di Caltanissetta e per Notarianni nell’Istituto penitenziario di Melfi (PZ).

 

l.c.

 

 

Giornalista
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