Neonato sepolto nel giardino, la prova del Dna per trovare la madre

VIDEO | Continuano le indagini dei carabinieri sul piccolo trovato privo di vita in un terreno privato a Cirò. I sospetti ancora concentrati sulle badanti dell'anziana 

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di Cristina Iannuzzi
28 marzo 2019
10:53
Carabinieri a Cirò
Carabinieri a Cirò

Si attende l’autopsia per accertare le cause della morte. Il piccolo è venuto alla luce privo di vita? E’ stato lasciato morire una volta nato? O - è l’ipotesi più atroce - è stato ucciso? E poi, perché il suo corpicino è stato lasciato in quel giardino, avvolto in una busta, sotto un cumulo di pietre?

Domande a cui le indagini daranno una risposta. I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina guidati dal capitano Alessandro Epifanio, con il coordinamento del pm di Crotone Giampiero Golluccio, interrogano, acquisiscono informazioni, specie sulle badanti che nel corso dell’ultimo anno si sono alternate nell’assistenza della 95enne che vive nella bella casa con giardino in una ruga di piazza Stefano Pugliese.


Gli inquirenti, soprattutto, acquisiscono campioni di Dna. Sarà la comparazione tra il profilo genetico del piccolo le cui spoglie sono state rinvenute in avanzato stato di decomposizione nel pomeriggio 26 maggio e quello delle donne su cui si concentrano le investigazioni a chiarire chi sia la madre naturale. Le investigazioni sono prossime ad una svolta, assicurano i carabinieri. Ma – al di là degli interrogatori e delle altre attività d’indagine tradizionale – per l’adozione di eventuali provvedimenti sarà necessario raccogliere gli esiti delle prime analisi scientifiche. Tutto ciò mentre Cirò è ancora attonita. E lo sgomento resterà intatto almeno finché non verrà data una risposta a questa domanda: perché?

 

 

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Giornalista
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