'Ndrangheta, confiscati beni per 600 mila euro ad ex assessore Crea

Il provvedimento riguarda due terreni del valore stimato di 600.000 euro. I due terreni confiscati erano già stati sequestrati nel novembre 2009 insieme ad altri beni tra cui la clinica privata 'Villa Anya'
di Redazione
4 dicembre 2015
10:54

Beni per 600 mila euro sono stati confiscati dai carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria all'ex consigliere ed assessore regionale Domenico Crea, 64 anni, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa nell'ambito dell'inchiesta chiamata 'Onorata Sanità", nel 2008. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria che hanno notificato un decreto di confisca emesso dal Tribunale - Sezione misure di prevenzione della citta' calabrese dello Stretto. Il provvedimento riguarda due terreni del valore stimato di 600.000 euro. I due terreni confiscati erano già stati sequestrati nel novembre 2009 insieme ad altri beni tra cui la clinica privata 'Villa Anya'.


Le indagini erano scattate in seguito all'omicidio del vice presidente del consiglio regionale Franco Fortugno. Gli investigatori avevano evidenziato l'operatività di un'associazione mafiosa finalizzata al controllo elettorale in occasione delle elezioni regionali in Calabria del 2005 e alla gestione della sanità pubblica e privata. In particolare era emerso l'attività di alcune delle principali cosche di 'ndrangheta della zona jonica reggina, tra cui il clan Morabito-Zavettieri, che si sarebbero impegnate per sostenere la candidatura di Domenico Crea.


 

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