Morto Acrab, il pastore tedesco dell’Arma: «Non era solo un cane, era un collega da rispettare»

Il commosso ricordo del conduttore in servizio a Vibo dal 2011: «Abbiamo sempre lavorato uno di fianco all’altro senza pensare alla stanchezza, alla fatica o alla pioggia»

 

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20 agosto 2018
14:04

Non ce l’ha fatta Acrab, il pastore tedesco dell’Arma dei carabinieri operato d’urgenza nella notte a Reggio Calabria. A solo un anno, nel 2010 era stato preso in carico dal centro cc cinofili di Firenze, scuola di addestramento nazionale per l’Arma e successivamente dato in consegna all’appuntato R. S. con cui  divenne unità cinofila specializzata operativa nel luglio 2011.

«Arrivammo entrambi al Nucleo Carabinieri Cinofili di Vibo Valentia nel dicembre del 2011 e subito dopo un periodo di adattamento abbiamo intrapreso regolare servizio all’interno del nuovo contesto operativo. Il nostro primo e grande impegno – racconta il militare - è stato la ricerca di un giovane scomparso nel 2012, rinvenuto poi ad un anno di distanza. Acrab metteva il cuore in tutto quello che faceva e, per me, non era solo un cane, ma un collega da rispettare e da cui prendere esempio. Era sempre presente e non voltava mai le spalle, anche in situazione di pericolo. Col passare del tempo, l’affinità era tale che non era più necessario parlare per capirsi».


Un impegno costante che li ha portati ad espletare servizi di ricerche di persone disperse o da ricercare, di ordine pubblico, supporto nelle operazioni di polizia giudiziaria, perlustrazioni, cinturazioni e controllo di complessi abitativi, supporto nei posti di controllo, nonché servizi dimostrativi delle capacità operative: «Abbiamo sempre lavorato uno di fianco all’altro per raggiungere l’obiettivo, senza pensare alla stanchezza, alla fatica o alla pioggia. Ricordo con piacere, in particolare, il servizio svolto presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, dove abbiamo portato un po’ di spensieratezza nel reparto di oncologia pediatrica: ricordo ancora il sorriso sulla bocca dei bambini quando lui giocava con me e con loro. Giocava, perché sono soliti farlo e noi insegniamo loro a lavorare tramite il gioco».

La notte scorsa, Acrab, dopo il solito pasto serale, attirava l’attenzione dell’infermiere veterinario, in quanto dopo qualche boccone aveva smesso di consumare il pasto e iniziava ad agitarsi. Ipotizzata una torsione dello stomaco, diagnosi rivelatasi esatta in un secondo momento, è stato accompagnato a Reggio e sottoposto ad operazione chirurgica. Il cane dell’Arma sarà sepolto domani, 21 agosto, dopo che la commissione medica avrà con apposita procedura constatato il decesso.

 

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