Minacce in aula al pm Manzini, Nesci e Parentela: «Fanno paura le modalità dell'accaduto»

Gli esponenti del Movimento 5 stelle aggiungono: «Ci aspettiamo segnali concreti dal governo centrale, che deve investire risorse in favore della giustizia e della polizia»
di Redazione
14 ottobre 2016
17:31

«Siamo tanto vicini al magistrato Marisa Manzini, per le gravi minacce subite di recente». Lo affermano in una nota i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che aggiungono: «Fanno paura le modalità dell'accaduto, da cui emerge, purtroppo, una condizione di chiara debolezza dello Stato. La politica deve tanto riflettere su se stessa e sulla propria capacità e volontà di contrastare il fenomeno mafioso. A riguardo c'è bisogno di fornire esempi veri, testimonianze forti e prove concrete».

 


Il boss minaccia la pm Manzini in un'aula di tribunale

 

«Inoltre – sottolineano i parlamentari 5 stelle – va fatta una riflessione, tra le forze politiche, su come in concreto viene contrastata la 'ndrangheta in Calabria, mostratasi fieramente spavalda e arrogante contro la dottoressa Manzini. La discussione e la proposta politica sull'argomento devono essere riprese con coerenza e fermezza, nella consapevolezza che viviamo in una regione molto condizionata dalla 'ndrangheta, infiltrata nei partiti, nei palazzi del potere e negli uffici amministrativi».

«Ci aspettiamo – concludono Nesci e Parentela – segnali concreti dal governo centrale, che deve investire risorse in favore della giustizia e della polizia, ma anche per divulgare una cultura profonda della legalità e dello Stato, troppo spesso considerata inutile o propagandata in circuiti di pura apparenza».

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