Dopo 25 anni perdono il bando per il Cas: «Beffati dalla ‘ndrangheta»

Il presidente della cooperativa Malgrado tutto afferma di aver denunciato in Procura la consegna di documenti dolosamente artefatti da parte di soggetti che sarebbero vicini alla criminalità organizzata, proprio con lo scopo di vanificare la gara 

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di T. B.
24 giugno 2019
14:38

«La cooperativa Malgrado tutto, pur essendo aggiudicataria della gestione del Cas di Pian del Duca da oltre 25 anni, ha dovuto rinunciare alla gara perché ci siamo accorti che elementi incaricati dalla stessa coop (presumibilmente) legati a doppio filo ad elementi delle ‘ndrine locali hanno prodotto documenti palesemente artefatti presentandoli nel bando di gara inficiando la nostra vittoria e costringendoci alla rinuncia e di fatto favorendo altri soggetti. Queste persone sono state denunciate alla Procura con documentati atti circostanziati». A farsi portavoce di questa denuncia, di cui ora si occuperà la magistratura, è Raffaello Conte, presidente della Cooperativa Malgrado tutto, di Lamezia.

 


«L'amara verità – aggiunge -  è che anche i ragazzi dovrebbero spostarsi in altri centri. Naturalmente le persone che lavorano nel "verde"e nelle varie attività, agricoltura, allevamenti dei bachi e quant'altro resteranno nella nostra struttura. Informiamo la cittadinanza della gravità della cosa. Chiediamo a magistratura e organi competenti di verificare queste gravissime accuse e di controllare tutto questo meccanismo criminale che al di là di carte e documenti formalmente "ineccepibili"sono invece mero strumento di guadagno».

 

Dietro ci sarebbe un disegno criminale per “far fuori” la cooperativa, insiste Conte: «Il tentativo nemmeno tanto nascosto è di eliminare la nostra cooperativa da tutti gli appalti presenti e futuri, soprattutto nella gestione "esemplare" del verde cittadino e del decoro urbano. Riteniamo oltremodo chiare le strategie che si stanno mettendo in campo per le prossime elezioni comunali e a quali soggetti si mira per la riconferma dello scioglimento per la quarta volta del consiglio».

 

«L'utilizzo dello voto di scambio è già in atto  - accusa ancora il presidente - e chiediamo alla magistratura controlli serrati su tutti gli appalti pubblici che continuano ad essere "nelle grazie"di strutture criminali. Chiaramente non abbiamo paura di nessuno e dopo quarant’anni di attività della Malgrado tutto conosciamo vita e miracoli di questa nostra città ma soprattutto delle attività criminal-politiche. Fiduciosi nella verità e nella giustizia chiediamo approfondite indagini soprattutto nella gestione dei bandi pubblici, non solo nell'acquisizione degli appalti ma soprattutto come vengono effettuati».

Giornalista
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