Catanzaro, istituzione liceo europeo: la palla passa alla Regione

Sullo sfondo della vicenda restano due “convitati di pietra”: il Cda del convitto e il liceo classico Galluppi che finora non hanno espresso alcune determinazione
di Luana  Costa
26 ottobre 2017
14:14
Il convitto Galluppi a Catanzaro
Il convitto Galluppi a Catanzaro

Dal Comune alla Provincia alla Regione. È stata trasmessa proprio questa mattina una missiva indirizzata al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale avente ad oggetto il piano di dimensionamento scolastico varato dalla giunta di Catanzaro lo scorso 16 ottobre e divenuto, in breve tempo, pietra dello scandalo in città.

Défaillance

Non sono bastati i ritocchi apportati dalla Provincia al documento redatto dall’amministrazione comunale per sedare le polemiche seguite alla sua approvazione in giunta. Se, infatti, l’ente intermedio si era assunto la responsabilità di sanare le anomalie presenti nel piano riguardanti lo smembramento e l’accorpamento dell’Istituto comprensivo Catanzaro Est a vantaggio dell’Istituto Manzoni, adesso la Provincia ha passato la palla all'Ufficio scolastico regionale chiamata in causa per dirimere il caso scoppiato sull’istituzione del liceo classico Europeo nel convitto Galluppi.


I dubbi e i sospetti

Il piano di dimensionamento varato dal Comune ha, infatti, riservato una particolare attenzione allo storico edificio situato su corso Mazzini, attribuendogli la funzione di istituto attorno al quale riunire i plessi presenti nel centro storico. La riconfigurazione ha, però, alimentato dubbi e sospetti tanto da indurre i genitori degli alunni frequentanti la scuola a diramare una nota con la quale si chiede l’istituzione del liceo Europeo nel convitto.

Convitati di pietra

E se il Comune attraverso un comunicato diffuso ieri ha già declinato ogni responsabilità, la Provincia questa mattina ha indirizzato all’Ufficio scolastico regionale una missiva sottoponendogli il caso. Al netto delle proposte e delle sollecitazioni pervenute dalla politica e dai genitori, sullo sfondo della questione restano infatti “due convitati di pietra”: il Consiglio d’amministrazione del convitto Galluppi e il liceo classico “Pasquale Galluppi”. Le due istituzioni, infatti, non hanno ancora espresso alcuna determinazione né in senso positivo, né in senso negativo. E la circostanza non è marginale dal momento che il liceo classico dovrebbe essere annesso al convitto per portare a termine l’operazione. Allo stato, infatti, lo storico edificio situato su corso Mazzini ha solo annesso plessi del primo ciclo mentre affinché possa incardinarsi una sezione sperimentale del liceo classico europeo, il convitto dovrebbe “incorporare” un istituto superiore: o il liceo classico Pasquale Galluppi o il liceo scientifico “Luigi Siciliani”.

 

Luana Costa

Giornalista
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