Sul piede di guerra

I lavoratori del comparto dell’emergenza urgenza proclamano lo stato di agitazione, Usb: «Primo passo verso lo sciopero»

Malessere e preoccupazione tra i lavoratori dell'Asp di Catanzaro. Si lamenta carenza di personale e posti di lavoro insicuri. Gravi le criticità denunciate

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15 maggio 2024
21:19

L'Usb Sanità Catanzaro annuncia la proclamazione dello stato di agitazione del personale dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Una decisione che rappresenta il primo passo verso una futura proclamazione dello sciopero. È quanto rende noto il sindacato di base esprimendo «grande preoccupazione».

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«Siamo consapevoli che uno sciopero metterebbe in seria crisi un sistema sanitario già duramente provato da anni di cattiva gestione e tagli lineari al personale e ai posti letto» si legge nella nota. «Tuttavia, come lavoratori e lavoratrici della sanità, anche se abbiamo sempre messo al primo posto la cura degli altri con professionalità e passione, in questo momento ci troviamo costretti ad agire di fronte alle gravi problematiche che affliggono il nostro ambiente lavorativo».


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«Prima di arrivare a questa drastica decisione, abbiamo posto ripetutamente le nostre preoccupazioni alla direzione dell’azienda. Purtroppo, nonostante i nostri solleciti, non sono stati presi provvedimenti adeguati. Le motivazioni che ci spingono a proclamare lo stato di agitazione sono molteplici e gravi». Il sindacato elenca «la forte carenza di personale sia all’interno dei presidi ospedalieri che delle unità suem 118».

E poi «il mancato pagamento delle prestazioni aggiuntive erogate dal personale durante il mese di agosto 2023. La mancata erogazione dei buoni pasto, nonostante siano previsti dalle norme nazionali. Le numerose segnalazioni giunte alla nostra organizzazione sindacale riguardanti la mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, con locali non idoneamente attrezzati, nuovi mezzi di soccorso sprovvisti di airbag lato passeggeri e lavoratori che svolgono il turno di lavoro in solitaria con il rischio di non essere soccorsi in caso di malori improvvisi».

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A questo si aggiunge per i sindacalisti «la mancata remunerazione del tempo di vestizione e svestizione e l'assenza di una banca ore per permettere l’accumulo di questi tempi come credito orario». Vi è poi «il mancato pagamento del premio di produttività per gli anni 2021, 2022 e 2023 e la mancanza di un regolamento interno che disciplini il trasferimento dei lavoratori tra i vari reparti e tra i vari presidi ospedalieri, il che favorisce una gestione poco trasparente dei cambi intraziendali. Le violazioni riguardanti i tempi di riposo dopo il turno notturno e la non corretta erogazione delle ferie annuali».

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«Le ripetute richieste non conformi al ccnl prodotte dall’ufficio gestione risorse umane come lo smaltimento ferie per lavoratori in ingresso con cambi compensativi o con ricongiungimenti familiari. A questo si uniscono anche i lunghissimi tempi di attesa perpetuati dal medesimo ufficio per vedersi riconosciuti questi basilari diritti. A tutto questo si aggiunge un atteggiamento ostile nei confronti dei dirigenti sindacali della nostra organizzazione che più di una volta si sono visti negare informazioni su molteplici pratiche amministrative dei propri iscritti lungamente giacenti sui tavoli degli uffici aziendali». 
 
«Non possiamo più ignorare queste gravi problematiche che minano la qualità del nostro lavoro e mettono a rischio la salute dei pazienti. Ribadiamo infatti che, la nostra protesta non è solo per migliorare le condizioni di lavoro, ma anche per garantire una migliore assistenza nel nostro sistema sanitario provinciale e regionale. È con questo spirito che, oltre alla proclamazione dello stato di agitazione, la nostra organizzazione sindacale avvierà le opportune segnalazioni presso gli organi competenti per verificare il rispetto delle norme di sicurezza sui posti di lavoro».

Usb Sanità Catanzaro invita tutti i lavoratori dell’azienda e tutti i cittadini della provincia di Catanzaro «ad unirsi alla nostra protesta, convinti come siamo che migliorare le condizioni di lavoro all’interno dell’Asp di Catanzaro è il primo passo necessario per migliorare la qualità e quantità delle cure offerte nella nostra provincia».

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