Lamezia, quartiere Razionale: qui le case vengono giù

Nel cuore della città le fogne tracimano, i caseggiati vengono giù, la sicurezza manca. Il tutto in un continuo rimbalzo di competenze tra Aterp ed amministrazione comunale
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di Tiziana Bagnato
13 aprile 2018
19:19

Centro di Lamezia Terme, quartiere Razionale, zona ad altra predominanza di case popolari. Qui l’abbandono, il degrado e le carenze strutturali la fanno da padroni. Appena le piogge diventano più intense le fogne traboccano, i caseggiati perdono pezzi, dall’intonaco che ormai viene via come carta velina cadono lastre di calcinacci, mentre le travi interne hanno lesioni gravi.

 


I cittadini sono esasperati. La situazione è inamovibile da anni ecco perché si sono costituiti nel comitato Cittadini Quartiere Razionale e chiedono risposte. Quel blocco di case sembra essere finito in un limbo. Forse perché qualcuno ha acquistato gli appartamenti e nelle palazzine, quindi, ci sono affittuari Aterp e non. O forse perché, suggerisce qualcun altro, quelle case imbruttite e cadenti non ricadono nella parte più centrale e visibile della città. Fatto sta che Aterp e amministrazione comunale, racconta il comitato, non fanno che rimbalzarsi la patata bollente, lasciando i cittadini in condizioni di vita precarie.

 

Già adesso dai tombini escono effluvi nauseabondi e questo lascia presagire che in estate la situazione sarà ingestibile. Alcune pesanti lastre di cemento sono state acquistate dagli stessi cittadini per coprire le fuoriuscite. Sono sempre loro a chiamare l’auto spurgo ogni volta che le fogne arrivano negli scantinati e nelle strade. Strade piene di buche, dissestate, piene di avvallamenti. Sempre loro a pulire, ad occuparsi del verde pubblico, del campetto di calcio.

 

Intanto i calcinacci cadono giù, le travi portanti hanno lesioni che si allargano a vista d’occhio, nel giardino di una palazzina alcuni imponenti alberi portati dalla Sila decenni addietro hanno rami pericolanti e quando il vento soffia forte, il timore è che si avventino sul caseggiato.  «Cosa aspettano che ci sia il morto?» dice una signora che abita lì.

 

E non manca poi anche un problema di sicurezza. Continui i furti di auto. «O dormiamo o stiamo al balcone a controllare le nostre macchine», ci dice un signore a cui l’automobile è stata rubata più volte.  Un puzzle di drammatici elementi che incidono sulla qualità della vita dei residenti che ora sono però stanchi di aspettare che qualcuno si assuma la responsabilità di un intervento.

Giornalista
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