Armi, droga e denaro: un arresto a Lamezia

La Finanza ricostruisce una rete di spaccio dotata di tecnologie per sventare eventuali microspie delle forze dell'ordine
di Tiziana Bagnato
25 agosto 2016
09:13

Un covo dedito allo spaccio e, soprattutto, organizzato utilizzando le più affinate tecnologie per evitare di essere intercettati o spiati dalle forze dell'ordine. E' quello  che è stato individuato a Lamezia Terme dalla Guardia di Finanza in un appartamento di via dei Bizantini, nel quartiere di Capizzaglie, uno dei rioni a più alta densità criminale della città.

 


 

A finire con le manette ai polsi è stato il 37enne Andrea Muraca a cui sono stati sequestrati anche armi, droga e denaro. Le Fiamme Gialle, guidate dal colonnello Fabio Bianco, avevano notato un sospetto via vai di persone dall'appartamento e da controlli incrociati avevano anche appurato come questi fossero già stati segnalati per traffico e consumo di stupefacenti.

 

 

Durante le perquisizioni di alcuni dei loro appartamenti i finanzieri hanno trovato un chilo e 131 grammi di marijuana, 112 grammi di cocaina, in parte già confezionati in singole dosi, pronte per lo spaccio, ma anche gli strumenti e le sostanze per tagliare e confezionare la droga. Più di cinque mila euro la somma sequestrata e presumibilmente ricavo dello spaccio. In una delle abitazioni è stato individuato addirittura uno strumento elettronico per il rilevamento di eventuali microspie e un sistema di telecamere per controllare gli avvicinamenti dall'esterno.

 

 

In una stretta intercapedine del soffitto di un altro appartamento, invece, due pistole perfettamente funzionanti, di cui una con matricola abrasa e diverse munizioni. 

Giornalista
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