Inosservanza decreto coronavirus, a Catanzaro 20 denunce e controlli a tappeto

VIDEO | La compagnia dei carabinieri del capoluogo di regione ha messo in campo i suoi uomini per vigilare il territorio. L’intervista al capitano Ferdinando Angeletti

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di Daniela  Amatruda
12 marzo 2020
19:21

In tutta Italia e anche in Calabria i contagi da Coronavirus sono in continuo aumento. Ieri il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte ha inasprito le misure restrittive per le attività commerciali e gli spostamenti fuori dalle proprie abitazioni. Il centro di Catanzaro è quasi deserto, c’è poca gente in fila all’ufficio postale o nei negozi rimasti aperti, come le farmacie, le edicole, i tabaccai, i negozi di generi alimentari. Le forze dell’ordine proseguono i controlli sui cittadini e sugli esercizi commerciali.  

 


Con il comandante della Compagnia dei carabinieri di Catanzaro, il capitano Ferdinando Angeletti abbiamo cercato di comprendere meglio quali sono i rischi per i cittadini che non rispettano le misure. 

 

«I controlli che la Compagni dei carabinieri della provincia di Catanzaro - ha dichiarato Angeletti - stanno effettuando sin dall’entrata in vigore dei primi decreti sono stati sempre volti a verificare l’osservanza delle norme inserite. Di giorno in giorno, i vari decreti hanno inasprito e ristretto le possibilità di accedere a diversi esercizi pubblici ed è per questo che i controlli che sono stati effettuati per verificare non solo il rispetto degli obblighi di chiusura da parte degli esercenti, ma anche per verificare l’effettiva necessità di mobilità da parte dei cittadini». 

 

Che esito hanno avuto i controlli?

«Sono già state controllati più di duecento soggetti e un centinaio di locali. Abbiamo denunciato in stato di libertà di una ventina di persone per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, e denunciato i titolari di  tre locali pubblici trovati aperti fuori orario o in violazione dell’obbligo di chiusura».

 

E riguardo all’autocertificazione? Perché è importante compilare correttamente il modulo? 

Il cittadino rischia una denuncia in stato di libertà per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Qualora l’autocertificazione che il cittadino porta con sé o compila sul posto, dovesse presentare dei profili di falsità,  si rischia l’accusa più grave di false dichiarazioni a pubblico ufficiale. Noi continueremo a fare i controlli perché occorre che la popolazione capisca che la mobilità deve essere motivata solo per motivi di lavoro, salute o per l’acquisto di beni di prima necessità. Occorre evitare assembramenti ed uscite non giustificate.   

 

Cosa può succedere agli esercizi commerciali delle tipologie indicate nel decreto che non rispettano l’obbligo di chiusura?

 

Il rischio è la denuncia in stato di libertà per i titolari e la proposta all’autorità comunale di sospensione dell’attività.

 

Le disposizioni del sindaco 

 

Intanto il sindaco Sergio Abramo ha inviato una comunicazione urgente al Comando di Polizia locale in considerazione degli interventi disposti dal Governo finalizzati a limitare la diffusione del Covid–19.  “Intervenire tempestivamente - sono le disposizioni del sindaco - per evitare ogni forma di commercio itinerante in zone ad alta affluenza di traffico o di intralcio alla viabilità e al transito pedonale, nonché nelle vicinanze di luoghi sensibili (es. ospedali, case di cura, centri medici, vigili del fuoco); verificare, nell’ambito di apposite operazioni di controllo, che tutte le attività commerciali che effettuano vendita di prodotti alimentari al dettaglio e all’ingrosso su aree private e pubbliche, rispettino tutte le norme di profilassi sanitaria necessarie ad evitare ogni potenziale rischio di contagio tra le persone quali: distanza interpersonale di 1 metro, utilizzo da parte dell’operatore di guanti e mascherine; sensibilizzare gli operatori commerciali a favorire come metodo di pagamento l’utilizzo di bancomat e carte di credito”

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