Tentata estorsione alla famiglia Vinci, annullata ordinanza per Rosina Di Grillo

La donna, coinvolta nell'inchiesta Demetra, è la figlia di Rosaria Mancuso. Tra le accuse anche lesioni e detenzione illegale di armi

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di Redazione
1 marzo 2019
11:48
La Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione

Annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Rosina Di Grillo, 39 anni, di Limbadi, figlia di Rosaria Mancuso e Domenico Di Grillo. Nei confronti della donna, il gip ditrettuale di Catanzaro, Federico Zampaoli, aveva invece rigettato la richiesta di arresto avanzata a luglio dalla Dda. Contro tale decisione, però, la Procura distrettuale aveva presentato ricorso al Tribunale del Riesame il quale aveva accolto la richiesta misura della custodia cautelare in carcere con le accuse di concorso in tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose in relazione ai terreni di proprietà dei Vinci, lesioni e detenzione illegale di armi (reati anche questi aggravati dalle finalità mafiose).

Avverso tale decisione del Riesame, gli avvocati Carmelo Naso e Valerio Vianello Accoretti hanno quindi proposto ricorso in Cassazione la quale ha ora annullato con rinvio la decisione del Riesame. Toccherà dunque ad una nuova sezione del Tdl di Catanzaro pronunciarsi in ordine all’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Alla donna non viene contestata l’accusa di omicidio legata all’autobomba che è costata la vita al biologo Matteo Vinci, contestazione allo stato mossa a: Domenico Di Grillo, Rosaria Mancuso, Lucia Di Grillo (sorella di Rosina) e Vito Barbara (marito di Lucia).


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