Immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione, sette fermi (NOMI)

Disarticolato tra Lamezia e Rosarno un sodalizio criminale che faceva giungere clandestinamente in Italia giovani donne nigeriane costringendole a prostituirsi
di L. C.
19 dicembre 2017
06:49

A Lamezia Terme, Rosarno e Livorno, i carabinieri della compagnia di Lamezia Terme guidati dal giovane capitano Pietro Tribuzio (in foto) stanno eseguendo un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro nei confronti di sette soggetti, di cui un italiano e sei nigeriani, indagati a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani, acquisto e alienazione di schiavi, immigrazione clandestina, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione con l’aggravante della transnazionalità.

 


 

Le indagini, iniziate nel gennaio 2017 a seguito della denuncia di una delle vittime, hanno permesso di individuare uno strutturato e pericoloso sodalizio criminale, operante in diverse località del territorio italiano e con ramificazioni in Nigeria e Libia. L’organizzazione era in grado di far arrivare clandestinamente in Italia decide di giovani donne nigeriane, costringendole successivamente a prostituirsi, con reiterate violenze e minacce, anche attraverso la sottoposizione a riti di magia nera “vodoo/juju”, per poter estinguere il debito contratto per effettuare il viaggio verso la penisola italiana, ammontante a circa 30.000 euro.

Tratti in arresto

Ifueko Aiyamekhe

Osagie Omoregie

Silvia James Ekuaze

Joy Enoma

Gift Idahosa

Angel Humphrey

Vincenzo Criserà (fiancheggiatore).

 

l.c.

Giornalista
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