Foreign fighter arrestato a Cosenza: 'Ero in Turchia solo per pregare'. La Dda: 'Classico combattente'

Il giovane marocchino fermato stamani, Hamil Medi, nega di essere pronto ad andare a combattere con l'Isis in Siria. Ma per la Dda si tratta di un caso 'classico' di giovane mussulmano pronto al sacrificio per l'Isis.
di Redazione
25 gennaio 2016
11:24

Le indagini sono scattate nei mesi scorsi, quando Hamil Medi era stato respinto dalla Turchia. Il giovane, giunto in Italia dal 2006, è indagato per i reati contemplati dalla nuova legislazione antiterrorismo, ma smentisce tutto. "Sono andato in Turchia solo per pregare - ha dichiarato agli agenti che lo hanno fermato - mi avevano già contestato di appartenere all'Isis, ma io ho sempre negato. E anche ora ribadisco di non appartenere all'Isis. Ero andato in Turchia solo per pregare".

 


I dettagli dell'arresto del foreign fighter a Cosenza VIDEO


Tesi difensiva respinta dalle autorità turche nel luglio scorso, e anche da quelle italiane, tanto da arrivare al fermo di oggi, giunto dopo mesi di indagini.

 



"L'arresto di oggi è uno dei primi casi di applicazione della legge 2015 che contesta l'auto addestramento ai fini del terrorismo internazionale - ha spiegato il coordinatore della Dda di Catanzaro Giovanni Bombardieri - il marocchino arrestato è il classico combattente straniero. Lo abbiamo monitorato costantemente dopo che in estate era stato espulso dalla Turchia". "Durante le indagini sono emersi elementi che hanno indotto la Dda a chiedere l'ordinanza di custodia cautelare eseguita stamane" ha spiegato il questore di Cosenza Luigi Liguori. Il giovane, venditore ambulante a Luzzi, era pronto per partire da foreign fighter, per andare a combattere in Siria al fianco di Al Baghdadi e dei militanti dello stato islamico. 

 

Le dichiarazioni del ministro dell'Interno Alfano sull'arresto anti terrorismo a Cosenza

 

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