Estorsioni e rapine a Lamezia, chiuse le indagini sulla cosca Cerra-Torcasio-Gualteri

La cosca aveva il controllo del traffico degli stupefacenti e teneva in scacco la città attraverso intimidazioni e estorsioni

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di Luana  Costa
6 febbraio 2020
18:05

Controllavano il traffico di stupefacenti - marijuana, cocaina, eroina, ectsasy e hashih - ma avevano anche il pieno controllo delle estorsioni realizzate nel territorio di Lamezia Terme e Nicastro con materiali esplodenti, bombe artigianali, armi comuni da sparo e anche armi da guerra. La direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, ha chiuso le indagini dell'inchiesta denominata Crisalide 3 che aveva nuovamente messo nel mirino la cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri operante nella piana lametina. 

Il controllo del territorio della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri

I sodali, secondo la ricostruzione della Procura, si avvalevano della forza di intimidazione proveniente dal vincolo associativo nonchè della condizione di assoggettamento e di omertà che ne derivava per commettere una serie indeterminata di delitti allo scopo di acquisire in modo diretto e indiretto la gestione e il controllo delle attività economiche e commerciali su tutto il territorio di Lamezia Terme e Nicastro.


 

L'obiettivo era realizzare profitti o vantaggi ingiusti attraverso l'imposizione di esterosioni perpretate mediante gravi minacce, implicite o esplocite ,e ad atti intimidatori. Il gruppo aveva anche acquisito la gestione illecita del traffico di stupefacenti con contestuale detenzione e porto di materiali esplodenti di micidiale potenza, bombe artigianali, armi comuni da sparo nonchè armi da guerra da utilizzare sia per il compimento di intimidazione e danneggiamenti propedeutici alle estorsioni che per la commissione di rapine ai danni degli uffici postali a scopo di autofinanziamento.

Gli indagati di Crisalide 3

Gli indagati sono Antonio Miceli, Teresa Torcasio, Antonio Saladino, Francesco Gigliotti, Davide Belville, Sandro Tropea, Salvatore d'Agostino, Giuseppe Costanzo, Esterino Tropea, Antonio Gullo, Pasquale Caligiuri, Vittorio Saladino, Antonio Franceschi, Rosario Franceschi, Franco Franceschi, Concetto Pasquale Franceschi, Antonio Paola, Massimo Gualtieri, Luigi Vincenzini, Piero De Sarro, Saverio Torcasio, Flavio Bevilacqua, Salvatore Fiorino, Alessio Morrison Gagliardi, Antonio Grande, Vincenzo Grande, Domenico De Rito, Gianluca Adone, Vincenzo Dattilo, Antonio La Polla, Carlo Sacco, Filippo Sacco, Alessandro Trovato, Pasquale Mercuri, Pasquale Butera, Nicolas Izzo, Antonia Francesca De Biase, Francesca Falvo, Manuela Pagliuso, Pasquale Gullo, Pasquale Cerra, Nino Cerra, Antonio Paradiso, Giuseppe Gullo e Antonio Stella.

Gli indagati di Crisalide 3 che hanno scelto il rito abbreviato

Alcuni degli indagati hanno già chiesto ed ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato e dovranno presentarsi dinnanzi al gup del Tribunale di Catanzaro il prossimo 24 marzo. Si tratta di Pasquale Butera, Salvatore Fiorino, Giuseppe Galluzzi, Francesco Gigliotti, Antonio Grande, Cristiano Greco, Antonio Gullo, Giuseppe Gullo, Pasquale Gullo, Nicola Gualtieri, Nicolas Izzo, Antonio La Polla, Pasquale Mercuri, Antonio Paradiso, Ottorino Rainieri, Giovanni Torcasio e Alessandro Trovato.

 

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Francesco Gambardella, Ramona Gualtieri, Teresa Bilotta, Salvatore Cerra, Antonio Larussa, Gianluca Careri. 

Giornalista
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