Elezioni, quando mafia e politica siedono allo stesso tavolo (VIDEO)

Nuovi dettagli dalla monumentale inchiesta “Stige” che ha consegnato un’ampia documentazione sull’ingerenza della ‘ndrangheta nelle istituzioni
di Redazione
3 febbraio 2018
16:29

«Un mafioso in lista è un rischio ma vale fino al 30% dei voti», è questo che ha dichiarato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri ospite a Kronos, la trasmissione in onda su Rai2. E ne è un esempio concreto “Stige” la maxi operazione scattata meno di un mese fa che ha documentato ampiamente il rapporto tra mafia e politica. Sì, perché mafia e politica siedono anche a tavola insieme. È quello che è successo a Cirò dove Giuseppe Berardi, già assessore comunale del comune crotonese, coinvolto in “Stige”, il 23 aprile del 2012 portò tutti a pranzo in un noto agriturismo. Invitò i figli del boss e del latitante, il nipote e persino il sindaco di allora Roberto Siciliani.  Tutti insieme per pianificare la campagna elettorale del maggio successivo.

 


Ecco il servizio completo di Pietro Comito:

 

 

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