Droga, scoperte 300 piante di marijuana “californiana”

VIDEO | Il rinvenimento a opera dei carabinieri a San Pietro in Caridà, nel Reggino. Altri 70 chili erano già essiccati

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di Redazione
26 ottobre 2019
09:02

Mercoledì scorso, in Contrada Goddino di San Pietro di Caridà, nel Reggino, nel corso di un’ampia operazione di rastrellamento finalizzata alla prevenzione e repressione del reato di produzione di sostanze stupefacenti, i militari della stazione di Serrata e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia, hanno rinvenuto una vasta piantagione di canapa indiana realizzata in un fondo agricolo demaniale ed occultata tra la fitta vegetazione boschiva circostante.

 


L’operazione ha consentito di sequestrare complessivamente 300 piante di canapa indica, dell’altezza media di 70 cm circa ed in pieno stato vegetativo. La coltivazione, disposta su ben 6 filari, era composta da tre diverse tipologie di cannabis, ossia la Skunk (a cespuglio), la “olandese nana” e “purple haze” (o purple queen), quest’ultima riconoscibile per il suo colore marcatamente violaceo e di particolare valore economico nel mercato illecito della droga in quanto prodotta prevalentemente nelle colline della California (Bay Area). La purple haze deriva da un innesto tra varietà genetiche colombiane, nepalesi, thailandesi e messicane, e si caratterizza, tra l’altro, per la sua capacità di raggiungere elevati livelli di Thc con picchi superiori al 22% di principio attivo.

 

Il rinvenimento della piantagione è stato possibile solo grazie alle competenze specialistiche dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, addestrati ad operare in aree  montuose e boschive ritenute particolarmente impervie, i quali sono riusciti ad individuare la piantagione, col supporto dei militari della stazione di Serrata,  seguendo un tortuoso sentiero immerso nella vegetazione che conduceva alla piantagione e quindi ad un essiccatoio rudimentale al cui interno i militari hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori 70 kg di piante essiccate.

 

La piantagione era alimentata da un impianto per l’irrigazione costituito da alcuni tubi in plastica direttamente collegato ad un canale d’acqua presente a qualche centinaio di metri dal sito scelto per la realizzazione della coltivazione.

 

I militari, nel corso delle operazioni, hanno poi rinvenuto circa 300 vasetti in plastica utilizzati per le fasi iniziali della germinazione della marijuana nonché bottiglie varie contenenti diserbanti ed insetticidi utilizzati per favorire l’infiorescenza delle piante. Tutto il materiale e lo stupefacente rinvenuto è stato campionato per essere successivamente trasmesso al Ris di Messina per le analisi del caso.

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