Depurazione sul Tirreno, Diamante consegna gli impianti: via ai lavori da 11 milioni

Il progetto, già finanziato, era rimasto al palo per mesi con il rischio di  causare danni inquantificabili all'ambiente

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di Francesca  Lagatta
23 febbraio 2019
13:20

«Comunico per dovuta conoscenza che il Comune di Diamante ha accettato di consegnare i propri impianti con decorrenza 1 aprile e di rispettare le condizioni contrattuali». Lo ha annunciato Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro. Il Comune è capofila del project financing, un progetto regionale che promette di risolvere i problemi legati al malfunzionamento dei depuratori di una vasta area del Tirreno cosentino grazie allo finanziamento di 11 milioni di euro. Santa Maria del Cedro è a capo dell'agglomerato comprendente anche i Comuni di Maierà, Buonvicino, Grisolia e Orsomarso. Gli agglomerati sono “aree in cui la popolazione e le attività economiche sono sufficientemente concentrate così da rendere possibile la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un impianto di trattamento di acque reflue urbane o verso un punto di scarico finale”.

Il lieto fine di una vicenda intricata

Il Comune guidato da Gaetano Sollazzo, nonostante un tira e molla durato per mesi, era l'unico a non voler consegnare il depuratore cittadino, azione propedeutica per l'avvio dei lavori. Ragion per cui, nonostante i fondi già stanziati, i lavori relativi al collettamento e potenziamento degli impianti di depurazione erano rimasti irrealizzati. Il primo cittadino aveva giustificato la mancata consegna dichiarando problemi di natura tecnica ed economica. Per accelerare i tempi, dalla Regione Calabria avevano provato a far fronte alle sue esigenze rimodulando il progetto, approvato definitivamente il 19 aprile 2018. Ma nemmeno in quel caso Sollazzo aveva mostrato la volontà di collaborare, circostanza che aveva creato non pochi dissidi tra i rappresentanti delle comunità coinvolte nel progetto. Ora, finalmente, la buona notizia, che farà felice soprattutto gli ambientalisti. I danni causati alla natura dal malfunzionamento dei depuratori sarebbero infatti inquantificabili.


Fine dei lavori entro il 2021

I lavori dovranno essere completati entro il 2021 grazie a una proroga concessa dal governatore in carica, il presidente Mario Oliverio. «Non posso, quale sindaco del Comune capofila che essere soddisfatto della decisione ultima assunta dall'amministrazione comunale di Diamante - ha fatto sapere Vetere -, che con senso di responsabilità, per come avvenuto con tutti i sindaci dei paesi facenti parte dell'ambito, lavora per un unico obiettivo, ovvero la piena funzionalità dell'impianto di depurazione garantendo il collegamento di zone ad oggi non servite dal servizio. Oggi è una bella giornata per il comprensorio».

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