Coronavirus, Codacons e Nsc: «Forze di polizia senza kit di protezione»

L'associazione dei consumatori e il nuovo sindacato dei carabinieri lanciano un appello alle aziende calabresi per donare 4mila mascherine ai militari dell'Arma

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di Redazione
12 marzo 2020
19:18

«Spiace, tuttavia, continuare a dover constatare come sull’intero territorio calabrese gli uomini delle Forze armate e coloro che, per lavoro, si trovano ad operare in prima linea per contrastare e contenere la diffusione del virus, siano costretti a operare in carenza delle più elementari dotazioni e presidi di sicurezza a tutela della loro incolumità». Lo dichiarano in una nota il vicepresidente nazionale Codacons Francesco Di Lieto e il segretario regione Calabria Nsc, sindacato dei carabinieri, Amedeo Di Tillo.

 


«Aiutiamo chi ci aiuta»

«La situazione legata all’evoluzione del coronavirus – si legge nel comunicato - è in continua evoluzione e i dati dimostrano che l’emergenza è ancora ben lontana dal poter essere considerata conclusa. A tutela della nostra salute operatori sanitari e militari delle forze armate sono all’opera per verificare sia le “autodichiarazioni” che l’osservanza degli obblighi di quarantena imposti dai decreti governativi».

 

Dotazione insufficiente

Per Di Lieto e Di Tillo «le misure rivolte alle forze dell’ordine per il contenimento del virus Covid-19, si stanno infatti rivelando largamente insufficienti a garantire la sicurezza e la tranquillità dei militari. I protocolli attuali non prevedono controlli preventivi per le forze armate e l’attuale fornitura di kit di sicurezza e materiale di disinfezione dei mezzi e dei locali è insufficiente e pone a rischio sia chi lavora a contatto con il pubblico sia gli altri colleghi».

 

Mascherine per i carabinieri

Il Codacons e il nuovo sindacato carabinieri «chiedono attraverso una pubblica petizione di reperire almeno 4mila mascherine da donare ai carabinieri che prestano servizio in Calabria a diretto contatto con il pubblico e che, al momento, sembrano esserne in parte sprovvisti. Ci rivolgiamo dunque alle aziende calabresi che producono le dotazioni indispensabili per affrontare la situazione di emergenza derivante dalla diffusione del Coronavirus (mascherine, guanti, soluzioni disinfettanti), chiedendo loro uno sforzo importante per garantire alle donne e agli uomini che hanno il compito di proteggerci, di operare in condizioni di sicurezza e di piena efficienza».

 

 

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