Centrale Enel a Rossano, operai rischiano il licenziamento: scatta la protesta

Sei operai sono saliti su uno degli anelli più alti della ciminiera per protestare contro il licenziamento che scatterà dopo che l'Enel annullerà le convenzioni con le imprese
di Redazione
7 ottobre 2015
11:23

Sei operai, tutti dipendenti delle imprese di manutenzione della centrale termoelettrica Enel di Rossano, sono saliti su uno degli anelli più alti della ciminiera, a circa 60 metri da terra per protestare contro il licenziamento che scatterà dopo che, hanno detto, l'Enel annullerà le convenzioni con le imprese. Gli operai che sono sulla ciminiera non intendono scendere se non avranno risposte certe dall’azienda. Intanto il segretario della Cgil Guido ha fatto richiesta di un tavolo istituzionale per discutere del futuro occupazionale degli operai.

 


«I lavoratori che rischiano il posto - ha detto il segretario comprensoriale della Cgil - sono 40 ed entro fine anno saranno mandati a casa. L'Enel ha infatti deciso di concludere la convenzione con le imprese che ci sono attualmente per fare un unico contratto con una sola società multiservizi. In questo modo gli operai verrebbero chiamati a giornate e cadrebbe il contratto a tempo indeterminato. Molti di loro sono vicini alla pensione ed hanno famiglia a carico».

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