Catanzaro, firmato il contratto per la metropolitana VIDEO

Il presidente della Regione Mario Oliverio e l’assessore ai lavori pubblici Nino De Gaetano hanno sottoscritto il contratto in cui assegnano i lavori di realizzazione della metropolitana leggera di Catanzaro
26 maggio 2015
17:03

Via libera alla metro leggera di Catanzaro. Questa mattina, il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio ha sottoscritto il contratto con cui assegnano i lavori di realizzazione dell'opera alla RTI Vianini Lavori s.p.a. capofila di un'associazione temporanea di imprese che vede coinvolte anche Ares Costruzioni Generali e Co.Ge.For. Alla cerimonia hanno partecipato il vicepresidente della Giunta, Vincenzo Ciconte, l'assessore Nino De Gaetano, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e il presidente della Provincia Enzo Bruno.

 


Si tratta di un appalto da 104 milioni di euro che prenderà il via entro 45 giorni da oggi. La nuova metropolitana intende collegare il centro, le periferie e l’area universitaria in venti minuti.

 

"Si tratta di un'opera importante - ha detto Oliverio - che lascerà il segno e avrà ricadute importanti nell'assetto urbanistico e nell'organizzazione della mobilità della città. Partendo da questo investimento significativo la città deve ripensare il suo rapporto intanto con l'area di Germaneto dove ci sono l'Università e il Policlinico e dove è sorta la cittadella della Regione che, tra qualche mese, ospiterà gli uffici dell'ente. La città per rilanciare la sua funzione deve ripensare al rapporto tra il centro storico e questa nuova realtà. E la Regione vuole aiutare quest'opera di rilancio".

 

“La realizzazione della metropolitana leggera di superficie di Catanzaro rappresenta un traguardo importante per lo sviluppo dell’area centrale della Calabria (Area vasta) – ha dichiarato Enzo Bruno, presidente della provincia di Catanzaro - senza una mobilità sostenibile che passa da un’adeguata infrastrutturazione non possiamo guardare con fiducia alla rottura di un atavico isolamento che ci condanna a rimanere fuori da ogni circuito economico e sociale virtuoso”.

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