Il caso

Case vacanza in Calabria, la truffa corre su Facebook: sui social appartamenti inesistenti e vacanze rovinate

Utenti fake, offerte estremamente convenienti e proprietari spariti dopo aver incassato l’anticipo: nei gruppi la ricerca dell’offerta spesso può trasformare le ferie in un incubo

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di Francesco Rende
10 agosto 2024
06:15

“Aiuto, ho bisogno di una casa, siamo stati truffati e arrivati qui non c’è il nostro appartamento!”. È uno dei tanti messaggi che in questi giorni si può leggere sui vari gruppi Facebook in cui si affittano e si cercano appartamenti: da Cirò alla costa tirrenica, da Tropea al Reggino, sono tanti gli utenti che raccontano di essere stati truffati e di avere ricevuto veri e propri “pacchi”, tra proprietari di casa spariti dopo avere versato la caparra o addirittura di famiglie o gruppi di amici convinti di aver fatto l’affare dell’estate salvo poi arrivare e non trovare proprio nessuna casa ad attenderli.

Case vacanze in Calabria, i gruppi social e i tentativi di truffa

Come funziona, però, questa nuova truffa che sta rovinando le vacanze di moltissimi? Per capirlo bisogna prima andare alla radice della questione, ovvero la ricerca delle case: in questi tempi di inflazioni e crisi economiche, la ricerca di una soluzione abitativa privata per le vacanze permette di risparmiare qualcosa rispetto a strutture alberghiere e villaggi e consente anche di avere una maggiore flessibilità nei giorni di vacanza. Per questo motivo, da diversi anni a questa parte, i social hanno sostituito il classico passaparola e le visite di persona che si facevano diversi mesi prima nei luoghi in cui si voleva trascorrere la propria vacanza: se infatti qualche anno fa ci si organizzava con diversi mesi di anticipo, contattando telefonicamente chi affittava, prendendo un appuntamento e magari spostandosi anche diversi mesi prima per visionare gli appartamenti, adesso i social hanno tagliato totalmente questi passaggi. Sono infatti letteralmente esplosi i gruppi social in cui si propongono appartamenti, case private, ville per le vacanze ed in cui chi cerca una casa lancia i propri appelli. Basta inserire la zona richiesta, il numero di posti letto e si riceveranno le risposte di chi ha disponibilità ad affittare: in pochi clic, sarà possibile così trovare la casa ideale per la vacanza dei propri sogni.


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Non sempre però tutto questo si realizza: dalla fine di giugno, circa, sono decine e decine le segnalazioni su questi gruppi su truffe, appartamenti in realtà assenti e caparre incassate con proprietari poi spariti nel nulla.

“Ha incassato l’anticipo e mi ha bloccato”: le testimonianze dei truffati delle case vacanze

Sono tutte molto simili le storie di chi è stato truffato: “Avevo conosciuto questo utente in un gruppo Facebook – racconta Anna – mi ha mandato le foto di una villetta a Cirò Marina, la soluzione ideale per la mia famiglia ad un prezzo davvero vantaggioso. Ci siamo sentiti su WhatsApp, abbiamo concordato il prezzo e gli ho inviato l’anticipo per fermare la casa: subito dopo è sparito. Ho provato a chiamare, a contattare il numero su WhatsApp ma mi ha bloccato: ho fatto la denuncia alla polizia postale ma le mie vacanze sono rovinate”.

Una storia simile a quella di tanti: c’è anche chi, leggendo i commenti, capisce di essere stata truffata perché scopre di avere dato l’anticipo allo stesso utente che ha truffato altri. “Ho appena scoperto di avere avuto una truffa leggendo post e commenti di alcuni di noi per favore mi potete dire voi cosa avete fatto? E se qualcuno adesso ha qualche casa disponibile dal 10 al 26 agosto: per favore aiutatemi, sono disperata, ho i bambini”. Nei commenti subito si scatena la bagarre: c’è chi propone altre soluzioni, chi si propone di offrire supporto legale in privato per cercare di recuperare i soldi anticipati.

Case vacanze, nascono i gruppi anti truffa: screenshot e numeri telefonici dei truffatori

Sempre sui social, però, gli utenti provano ad organizzarsi per evitare le truffe: così come sono nati i gruppi per cercare le case, allo stesso modo sono nate community social che raccolgono tutte le cattive esperienze e mettono in guardia dalle tentate truffe.

È il caso di “Truffe caparre case vacanze”, uno dei tanti gruppi che stanno nascendo in cui gli utenti si scambiano consigli ed esperienze:  gli amministratori aggiornano giornalmente un elenco di nomi degli utenti e di numeri telefonici utilizzati per le truffe. Così facendo si può arrivare sul gruppo, verificare se chi propone un appartamento in affitto è già stato segnalato per truffa e fare un primo controllo superficiale. A seguire, gli utenti si scambiano gli annunci, postano le offerte ricevute e chiedono agli altri utenti se il prezzo è congruo per quella zona, se si tratta di una truffa o se conoscono l’utente: c’è chi segnala tentativi di frode, chi comunica le proprie impressioni e chi invece segnala le proprie esperienze, non sempre negative. “Quell’utente è sicuro – scrive nei commenti un utente – io ho visitato la struttura due mesi fa e mi sono trovato benissimo”.

Anche in questi casi, però, la prudenza è d’obbligo: su questo valgono sempre le indicazioni diffuse dalla Polizia Postale nei propri vademecum. “Non inviare denaro preventivamente, inserire su un motore di ricerca i dati in possesso per verificare se l’annuncio sia già stato segnalato e mai accettare sistemi di pagamento o di messaggistica diversi da quelli delle piattaforme ufficiali: e soprattutto, utilizzare le mappe satellitare e dei motori di ricerca per vedere se quell’appartamento o casa proposta esiste davvero”: maggiori informazioni su come reagire alle truffe e come evitare si trovano sulla pagina dedicata della Polizia di Stato, raggiungibile da qui.

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