Casa di cura “Madonna della Catena”: un vertice in Prefettura per scongiurare i licenziamenti

Sul tavolo la delibera di assegnazione di 70 nuovi posti letto in favore della struttura sanitaria gestita dal gruppo iGreco, delibera successivamente revocata per presunte irregolarità
21 settembre 2016
14:06

Ha preso il via a Cosenza, nella Prefettura, l'incontro tra i vertici regionali della sanità calabrese, i rappresentanti del gruppo imprenditoriale iGreco, titolari della casa di cura Madonna della Catena di Dipignano, i sindaci del comprensorio e lo stesso Prefetto Gianfranco Tomao. Presenti il Commissario Scura, il subcommissario Urbani, i dirigenti dell'Azienda Sanitaria Mauro e Fatarella, gli imprenditori Saverio e Giancarlo Greco.


Sul tavolo la delibera di assegnazione di 70 nuovi posti letto in favore della struttura sanitaria gestita dal gruppo. Tale delibera è stata successivamente revocata per presunte irregolarità nelle procedure di assegnazione. In sostanza iGreco avevano chiesto la riconversione in favore della Madonna della Catena, di posti già loro assegnati presso un'altra struttura sita a Caloveto. 


 

Secondo l'Asp la clinica di Caloveto non era di proprietà del gruppo, per cui la precedente delibera di assegnazione è stata revocata. Il mancato incremento dei posti letto determina un esubero di circa 60 lavoratori alla Madonna della Catena. Lavoratori che, dopo un lungo e travagliato periodo di precarietà, avevano ritrovato un minimo di serenità e sicurezza. Adesso per loro riaffiora l'incubo del licenziamento. Per questo durante il vertice, hanno dato vita ad un sit-in di protesta davanti la sede del Palazzo di Governo.

 

Salvatore Bruno

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