Gli affari di Buzzi in Calabria

Gli uomini di Carminati erano riusciti a trasformare un residence a quattro stelle in un centro di accoglienza per immigrati. Il progetto durò solo sei mesi
di redazione
9 dicembre 2014
12:50

L’inchiesta “Mafia Capitale” porta anche in Calabria. Pare infatti che gli affari di quella che gli inquirenti considerano la "cupola romana" si siano spinti fin qui. Ad attirare l’attenzione della presunta organizzazione mafiosa, con a capo Carminati e gestita da Buzzi, era stato un progetto sugli immigrati.


Buzzi presidente della cooperativa sociale “29 giugno” che operava nel campo dell’accoglienza ai migranti, era arrivato ad ottobre 2008 in Calabria, precisamente a Cropani Marina, sulla costa ionica catanzarese. Un residence a quattro stelle appena ultimato era stato trasformato in un centro di accoglienza per immigrati. Nel villaggio “Alemia” arrivarono 250 migranti destinati al centro San Anna di Crotone che però era stracolmo. Il via libera alla realizzazione del progetto era arrivato dal Ministero dell’Interno. A Cropani Marina la cooperativa di Buzzi ha operato solo sei mesi. Poi lo stop. Il 3 aprile del 2009 i migranti hanno lasciato il residence.


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