Blitz nel campo rom di Lamezia: «Attività svincolata dalla politica attuale» -VIDEO

Le dichiarazioni del procuratore capo di Lamezia Salvatore Curcio che ha coordinato le indagini che hanno portato all’arresto di cinque persone

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di Redazione
20 giugno 2018
15:22

Saranno inviati alla Dda gli atti dell'inchiesta dei Carabinieri che stamane hanno arrestato nel campo nomadi di Lamezia Terme 5 persone e notificato 34 divieti di dimora per reati ambientali legati allo smaltimento illecito di rifiuti. Lo ha detto ai giornalisti il procuratore capo, Salvatore Curcio, che ha coordinato le indagini. «Questa attività investigativa - ha detto - si colloca in un solco ben definito, che muove dal 2016 con la vecchia operazione "Killer Smoke" e che aveva ad oggetto la tutela della salute pubblica proprio degli abitanti del campo rom di Scordovillo messa in serio pericolo dal reiterarsi dei fuochi e dallo sprigionamento di diossina fino all'inquinamento della matrice del suolo e dell'aria con il rischio di inquinamento anche delle falde acquifere. Purtroppo - ha spiegato Curcio - la reiterazione dell'accensione di fuochi e dello smaltimento di rifiuti anche pericolosi ha indotto la procura già nel 2017 ad incardinare un nuovo procedimento penale che ha visto la contestazione di reati nuovi di competenza anche della Dda di Catanzaro alla quale gli atti saranno inviati in relazione al reato di illecito traffico di rifiuti. Un'attività - ha quindi precisato Curcio - che affonda le sue radici nel tempo ed è svincolata dal discorso politico attuale».

 


 

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