Beni confiscati, furto ai danni della cooperativa Alba: la condanna del consorzio Macramè

Portati via attrezzi agricoli e trattori in un fondo di Anoia: messa in ginocchio l'attività
di Agostino Pantano
7 febbraio 2018
13:30

Furto ai danni della cooperativa Alba, una delle realtà associative da anni impegnate sul fronte del riutilizzo dei beni confiscati nella Piana di Gioia Tauro. L’azienda che a sede a Polistena, e che fa parte del consorzio Macramè ispirato dal portavoce calabrese del Forum del terzo settore, Gianni Pensabene, attualmente sta operando – in accordo con gli amministratori giudiziari – su quasi 300 ettari di terreni della cosiddetta “confisca Oliveri”, ad Anoia.

 


Proprio in questo fondo i ladri si sono introdotti nel magazzino sottraendo automezzi, trattori e attrezzatura agricola per un valore di centinaia di migliaia di euro. «Un danno – denuncia in una nota il consorzio Macramè - che rappresenta una vera e propria decapitazione del patrimonio della cooperativa sociale, costruito con anni di lavoro e profondi sacrifici».

 

Il fatto avviene proprio all'indomani della ripresa dei lavori da parte di Alba anche su altri terreni confiscati, quelli di Rosarno, sui quali Macramè sta realizzando un progetto di integrazione socio lavorativa di migranti attraverso la creazione di un parco delle biodiversità, grazie anche al sostegno di “Fondazione Con il Sud”. «Il consorzio – si ribadisce nella nota - manifesta profonda preoccupazione per il fatto subito ed esprime massima solidarietà e vicinanza ai lavoratori di Alba, pur sapendo che quando accaduto non determinerà alcun passo indietro».

Giornalista
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