Il Tricolore e la bandiera Ue come stracci: benvenuti alla Regione

I vessilli della Repubblica italiana, della Comunità europea e della Calabria sono ridotti a brandelli e restituiscono l’immagine di una Cittadella politicamente a pezzi

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di E. D. G.
19 marzo 2019
17:24
La Cittadella e, nel riquadro, le bandiere strappate
La Cittadella e, nel riquadro, le bandiere strappate

Se c’è un’immagine che può rendere plasticamente la situazione alla Regione Calabria oggi, sono quelle tre bandiere a brandelli che pendono come stracci dai pennoni all’ingresso della Cittadella. A segnalarlo è un lettore, che ha inviato la foto scattata oggi. Il Tricolore, la bandiera della Comunità europea e quella della Calabria appaiono come stracci al vento. «Un’immagine che dimostra come non ci sia più alcun rispetto per questi simboli», scrive nella sua mail chi segnala lo scempio.
Specchio di una Regione che si ritrova con un presidente confinato a San Giovanni in Fiore per la misura dell’obbligo di dimora che l’ha colpito in seguito all’inchiesta Lande desolate, con una maggioranza politica ormai evaporata ma comunque ancora ostinatamente aggrappata agli scranni del Consiglio regionale perché, si sa, mai mollare la poltrona.
Così, tre bandiere sbrindellate sono l’ultimo dei problemi del governo regionale, anche se sono davanti a quella che è stata definita la Versailles calabrese, la Cittadella, appunto, che ospita gli uffici della giunta, gli assessorati e i dipartimenti: un complesso di 190mila metri quadri, di cui 66mila dedicati ai soli parcheggi che contano 2mila posti auto, tanti quanti sono più o meno i dipendenti di quel palazzone di 12 piani le cui viscere sono attraversate da 22 ascensori. Tredici anni e 160 milioni per costruire la “reggia” del potere politico calabrese, che oggi accoglie i cittadini mostrando solo brandelli di rispetto istituzionale.

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