La decisione

Autovelox non omologati, il Riesame di Cosenza conferma il sequestro degli apparecchi installati in diverse zone d’Italia

I sigilli riguardano i rilevatori di velocità utilizzati dalla società LaBConsulenze con sede a Montalto Uffugo.  Le difese pronte al ricorso in Cassazione

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di Antonio Alizzi
19 settembre 2024
22:20
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Il Tribunale del Riesame di Cosenza, misure sezione reali, ha deciso di confermare il sequestro preventivo degli autovelox in tutta Italia. I sigilli, com’è noto, riguardano i rilevatori di velocità T-Exspeed V 2.0, utilizzati dalla società LaBConsulenze con sede a Montalto Uffugo.

Il collegio giudicante presieduto dal magistrato Carmen Ciarcia (giudici a latere Francesco De Vuono e Iole Vigna) ha condiviso le argomentazioni in fatto e diritto espresse in precedenza dal gip del tribunale di Cosenza Alfredo Cosenza che su richiesta della procura di Cosenza, nella persona del pubblico ministero Antonio Bruno Tridico, aveva sequestrato gli strumenti. Non solo a Cosenza ma anche in altre regioni italiane.


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Il provvedimento si fonda sul fatto che, come rilevato pure dalla Cassazione, i rilevatori di velocità, prodotti dalla Kria e commercializzati dalla società LaBConsulenze, non sono stati omologati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Anche secondo il tribunale del Riesame di Cosenza, «le procedure di approvazione e omologazione sono distinte e diverse e non possono ritenersi equivalenti». Continua a leggere su CosenzaChannel.it

 

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