L’operazione

Arrestato a Cariati pericoloso latitante campano, era stato condannato all’ergastolo per omicidio

Il 40enne risedeva nella cittadina ionica con la compagna. L'atteggiamento schivo ha insospettito i carabinieri a cui ha mostrato un documento falso

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di Matteo Lauria
17 agosto 2024
16:39

Un pericoloso pregiudicato campano, latitante da circa un mese, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Cariati, facente parte del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano. L’arresto è avvenuto a seguito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, guidata dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio.

L'uomo, di 40 anni, di Salerno, era stato condannato all'ergastolo per omicidio dalla Corte d'assise di Salerno ed essendo imminente la pronuncia della Cassazione si è sottratto alla misura cautelare di obbligo di firma con permanenza notturna a casa rendendosi latitante.
Il latitante si nascondeva a Cariati, nel basso Ionio cosentino, dove si era stabilito in una casa affittata per l’estate insieme alla sua compagna.
Il suo atteggiamento sospetto, caratterizzato dall’evitare ogni contatto con l'esterno, non è sfuggito all’attenzione dei Carabinieri. I militari, insospettiti, hanno deciso di intervenire e, ricorrendo ai presupposti di legge, hanno effettuato una perquisizione nell'abitazione.
Durante l’operazione, l'uomo ha tentato di depistare i Carabinieri consegnando un documento d’identità falso. Ulteriori approfondimenti hanno permesso ai militari di scoprire che il numero di serie del documento corrispondeva a un’altra identità. Questo ha spinto gli operatori a sottoporre l’uomo al fotosegnalamento, confermando così la sua reale identità: un pregiudicato salernitano accusato di gravi delitti e ricercato con una misura cautelare pendente.

Conclusa l'identificazione, l'uomo è stato arrestato e condotto presso il carcere di Castrovillari, dove rimarrà a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Oltre al provvedimento cautelare già in essere, al latitante sono state contestate anche le accuse di falsa attestazione sull’identità personale e possesso di documenti falsi.


 

 

Giornalista
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