Armi, munizioni ed esplosivi: un arresto a Serra San Bruno

Graziano Vallelunga è figlio del defunto boss Damiano, ucciso nel settembre del 2009 a Riace dinanzi al Santuario dei santi Cosma e Damiano e fondatore dell’omonimo clan
di Redazione
13 settembre 2017
19:41
Polizia
Polizia

La polizia del Commissariato di Serra San Bruno, diretto da Valerio La Pietra, ha tratto in arresto Graziano Vallelunga, 20 anni, figlio del defunto boss Damiano Vallelunga, ucciso nel settembre del 2009 a Riace dinanzi al Santuario dei santi Cosma e Damiano e fondatore dell’omonimo clan mafioso conosciuto anche come il clan dei “Viperari”. L’arresto di Graziano Vallelunga è stato eseguito a Serra San Bruno in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Vibo Valentia per detenzione illegale di armi, munizioni ed esplosivi.

 


Il giovane era stato già arrestato il 3 giugno scorso dalla polizia che, durante una perquisizione in un fondo confiscato alla famiglia Vallelunga, aveva rinvenuto due rudimentali ordigni esplosivi ad alto potenziale all’interno di un casolare nella sua disponibilità. Nella circostanza Graziano Vallelunga, presente sul posto, aveva improvvisamente cercato di impossessarsi dei due ordigni e di fuggire sferrando una gomitata al volto di uno degli agenti operanti, ma era stato raggiunto e bloccato dopo un breve inseguimento a piedi.

 

I due ordigni sequestrati, di manifattura artigianale, erano stati confezionati con buona perizia, dimostrando tutta la loro potenzialità distruttiva durante il brillamento, avvenuto in condizioni di massima sicurezza: a seguito della deflagrazione, tracce del materiale esplodente sono state trovate a distanza di sessanta metri dal luogo dello scoppio. Dopo le consuete formalità, il giovane è stato condotto nella propria abitazione a disposizionedella magistratura di Vibo Valentia.

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