Manoscritti con riti di affiliazione alla ‘ndrangheta, restano in carcere i fratelli Piccolo

I due giovani di Nicotera sono figli di Roberto Piccolo, attualmente detenuto e ritenuto vicino al clan Mancuso. Erano state rinvenute anche armi e droga
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di Redazione
23 aprile 2018
17:10

Restano in carcere i fratelli Domenico e Salvatore Piccolo, di 26 e 19 anni, di Nicotera Marina, fermati venerdì dai carabinieri per detenzione illegale di armi e sostanze stupefacenti. A firmarla è stato il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, per il quale si è in presenza di un "grave quadro indiziario" a carico dei fratelli Piccolo per come esposto dal pubblico ministero che ha chiesto ed ottenuto la detenzione in carcere. I due fratelli Piccolo sono i figli di Roberto Piccolo, attualmente detenuto e ritenuto vicino al clan Mancuso.

 


I due arrestati devono rispondere di aver detenuto: una pistola ed un fucile, entrambi con matricola abrasa, 90 cartucce (compatibili con le armi), un passamontagna, due giubbotti anti-proiettili (di cui uno perforato), 282 grammi di marijuana, 20 grammi di cocaina, tre bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente. Nel garage della casa della nonna dei fratelli Piccolo, i carabinieri hanno anche trovato un manoscritto con i riti di affiliazione alla 'ndrangheta.

 

Nicotera, rinvenuto materiale per riti di affiliazione alla ‘ndrangheta

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