Anticorruzione, il comune di Catanzaro dà mandato per accertare eventuali reati

A seguito della vicenda della missiva dell'Autorità anticorruzione al comune di catanzaro, l'amministrazione del capoluogo non ci sta e 'ha deciso di avviare un’azione penale nei confronti di coloro che hanno scorrettamente utilizzato la lettera inviata dal presidente dell'Anac'
di Redazione
24 giugno 2015
14:57

Catanzaro - L'Anac, Autorità nazionale anticorruzione avrebbe inviato al Comune di catanzaro una missiva in cui si faceva espresso riferimento al ricorso alla cosiddetta “procedura negoziata” nell’assegnazione di appalti pubblici.La missiva, datata 19 febbraio 2015 è stat resa nota solo poco tempo fa da alcuni consiglieri comunali. Per l’Anac, il Comune di Catanzaro, dal 2011 ad oggi avrebbe fatto ricorso alla procedura negoziata nel 58,48% dei casi. A seguito della vicenda i rappresentanti di alcune associazioni hanno tenuto una conferenza stampa a Palazzo de Nobili e, al fine di verificare effettivamente com’è la situazione, hanno chiesto la consultazione dei documenti in possesso all’Ente.


Il Comune, da parte sua, non ci sta e, attraverso una nota stampa, ha fatto sapere che "sarà dato mandato ad un legale perchè promuova un'azione penale che accerti eventuali reati".



"L’Amministrazione Comunale - si legge in una nota stampa di Palazzo De Nobili - anche allo scopo di tutelare l’immagine e la dignità dei propri dirigenti, ha deciso di avviare un’azione penale nei confronti di coloro che hanno scorrettamente utilizzato – arrivando anche a modificarne artatamente il testo – la lettera inviata dal presidente dell’Autorità Anticorruzione (Anac), prof. Cantone, sulla necessità di monitorare il ricorso alla procedura negoziata.

 

I giudizi e le espressioni utilizzate, nonché la distorsione totale delle reali intenzioni dell’Autorità, offendono profondamente l’immagine e la dignità dell’Amministrazione e dei dirigenti , la cui azione viene scorrettamente accostata al concetto di corruzione.

 

Gli stessi soggetti hanno altresì diffuso notizie false, come quella del presunto “commissariamento” del Comune da parte di Anac – funzione che non rientra peraltro nelle competenze dell’Autorità – e come quella di una presunta istruttoria mirata nei confronti dello stesso Comune di Catanzaro.

 

A tale proposito, sarà dato mandato a un legale perché promuova un’azione penale che accerti eventuali reati non solo in ordine alla diffusione di notizie false e tendenziose, dirette a screditare ingiustamente l’Amministrazione e i suoi dirigenti, ma anche in ordine al travisamento della lettera del presidente Cantone, al cui testo originale sono stati aggiunti artatamente nei comunicati stampa dei brani “travirgolettati”. Tutti gli atti saranno trasmessi, per opportuna conoscenza, alla presidenza dell’Anac con la quale sono stati avviati gli opportuni contatti".

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