Amministratori nel mirino, una minaccia ogni 24 ore: la Calabria tra le regioni più esposte

Nel 2014 sono stati 361 gli atti di intimidazione e di minaccia nei confronti di amministratori locali e funzionari pubblici. È ancora una volta il Sud d’Italia con il 64% dei casi l’area geografica maggiormente esposta
di Redazione
13 novembre 2015
11:46

Amministratori locali sempre più sotto tiro. Auto incendiate, lettere con minacce o proiettili, spari alle abitazioni, ordigni esplosivi, sempre più aggressioni verbali e fisiche, tentati omicidi. Sindaci costretti a vivere sotto scorta o a dimettersi per paura.

 


Nel 2014 sono stati 361 gli atti di intimidazione e di minaccia nei confronti di amministratori locali e funzionari pubblici, il 3% in più rispetto al 2013. Un numero impressionante: una media di 30 intimidazioni al mese, praticamente una ogni 24 ore.

 

E' quanto emerge dal Rapporto di 'Avviso Pubblico', l'associazione di enti locali e regionali per la formazione civile contro le mafie.

 

Il fenomeno, per l’anno 2014, ha interessato 18 regioni, 69 province e 227 comuni, a dimostrazione di come, seppur in modo quantitativamente differenziato, quello delle minacce e delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali e del personale della Pa sia un fenomeno che ha assunto un carattere nazionale.

 

È ancora una volta il Sud d’Italia con il 64% dei casi - sommando anche il dato delle isole - l’area geografica dove gli amministratori locali e il personale della Pa risultano maggiormente esposti, riferisce il rapporto di 'Avviso Pubblico'. Segue l’area del Nord Italia con il 14% dei casi - ottenuto sommando Nord Est e Nord Ovest - e il Centro Italia con il 12% dei casi.

 

A livello regionale, il primato degli atti intimidatori e minacciosi nei confronti degli amministratori locali e del personale di Pa per il 2014 spetta alla Sicilia, seguita dalla Puglia, dalla Calabria (52 casi) e dalla Campania.

 

Seguono le regioni del Centro-Nord, tra cui: il Lazio, la Lombardia, il Veneto e la Liguria. A livello provinciale, il primato degli amministratori sotto tiro spetta ad una provincia campana, quella di Napoli (29 casi), seguita da quella di Palermo (28 casi), Cosenza e Roma (19 casi), per concludere con quella di Foggia (15 casi).

 

Secondo quanto rivela il nuovo rapporto di 'Avviso Pubblico' sono i sindaci di città medio-piccole i più colpiti da minacce e intimidazioni mafiose e criminali. "Le prime - spiega il rapporto - sono da intendersi come rivolte direttamente alle persone che in un determinato periodo storico della loro vita ricoprono un incarico politico o amministrativo. Le seconde, invece, sono riferite a mezzi e strutture pubbliche ovvero a parenti e collaboratori di persone colpite direttamente".

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