Agguati a Reggio, assolti gli imputati del processo Kalanè

Decretata l’estraneità dei fratelli Antonio e Giuseppe Falcone e di Antonino Princi, ritenuti rispettivamente presunti esecutori e mandante della spedizione in cui fu ucciso Domenico Polimeni e ferito Giuseppe Greco. Il pm aveva chiesto pene superiori a 10 anni per Giuseppe Greco e Domenico Provenzano, accusati del tentato omicidio di Antonino Princi

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di Redazione
18 luglio 2018
17:24

Il gup di Reggio Calabria, Antonino Foti, ha assolto tutti gli imputati del processo, celebrato in primo grado con rito abbreviato, scaturito dall'operazione Kalanè, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia reggina nel luglio 2016 per far luce su due episodi di sangue avvenuti alla periferia Nord della città.

 


Il 9 febbraio 2016, infatti, era avvenuto il tentato omicidio di Antonino Princi, e nella notte del 4 aprile 2016 il duplice agguato in cui rimase ucciso Domenico Polimeni e gravemente ferito Giuseppe Greco, ex collaboratore di giustizia, deceduto un mese fa in carcere. Il pm Walter Ignazitto aveva chiesto l'ergastolo per i fratelli Antonio e Giuseppe Falcone e per Antonino Princi (ritenuti rispettivamente presunti esecutori e mandante del duplice agguato in cui fu ucciso Polimeni e ferito Greco), e pene superiori a 10 anni per Giuseppe Greco e Domenico Provenzano (ritenuti presunti responsabili del tentato omicidio di Antonino Princi). Il gup ha mandato tutti assolti per non aver commesso il fatto. (AGI)

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