Sanità a Vibo, la Cisal: 'Decreto Scura non dimentichi gli ausiliari part time da anni'

Nell’erogazione dei servizi prestati agli utenti da parte dell’Azienda sanitaria provinciale quando si parla di garantire i livelli minimi di assistenza entra nel sistema anche la posizione degli ausiliari precari, a part time, che da oltre dieci anni si spendono nel loro servizio attraverso sacrifici notevoli e a volte anche disumani?
20 luglio 2015
14:30

Questo non lo si è capito bene. Perché se questa situazione non dovesse essere contemplata nel decreto n. 2 del 26 marzo scorso, disposto dallo stesso Massimo Scura,  vuol dire che il problema, tra i tanti punti critici esistenti   all’interno dell’Azienda, potrebbe scatenare notevoli difficoltà  nel proseguio  del servizio, ad iniziare dal personale impiegato nell’unità operativa di Pronto Soccorso del presidio ospedaliero  del “G. Jazzolino”, già alle prese con forti difficoltà organizzative.
Crediamo sia alla portata di tutti  l’odierno  disagio del personale ausiliario part time impegnato in una assistenza  senza respiro e resa complicata dalla sempre crescente domanda di assistenza che specie in questi giorni di calura estiva sta imperversando nel servizio diretto da Enzo Natale.     
Certo , proprio perché a conoscenza dell’intero dinamismo operativo all’interno dell’Asp, avremmo gradito che il Sindacato fosse stato portato a conoscenza delle proposte formulate al Commissario Straordinario Massimo Scura.  Per discuterle quanto meno e poi lasciare alla competente discrezione aziendale ogni tipo di scelta. Sempre tenendo conto che non ci saremmo certamente attardati a fare conoscere le nostre idee su una situazione che ovviamente merita tempi  immediati ma su scelte praticabili.
La  Cisal ha usato sempre il massimo rispetto per le scelte aziendali e per il modo con cui il vertice di Palazzo ex Inam compie ogni tipo di percorso, basato sempre sulle reali necessità da affrontare e le difficoltà da superare.
Ma riteniamo che fosse anche giusto ascoltare, attraverso il sindacato,  la gravità delle problematiche e non solo  del personale più disagiato e precario ormai da anni e che non smette mai di spendersi in non facili sacrifici pur di attendere alle esigenze di servizio anche in momenti di emergenza come quello che si sta attraversando.
Anche se i tempi dettati dal decreto Scura sono immediati forse  sarebbe opportuno  proporre al Commissario  Straordinario la conoscenza dell’impellente condizione in cui versano, tra gli altri, anche gli stessi Ausiliari part time.
Il Direttore Generale Florindo Antoniozzi, il direttore sanitario aziendale Michelangelo Miceli ed il direttore amministrativo aziendale  Francesco Procopio comprendano che quanto accade in questo delicato settore del servizio ospedaliero merita grande attenzione.
Non è giusto  pretendere il massimo sforzo ed impegno lavorativo senza tener conto delle giuste rivendicazioni di chi è quotidianamente portato a non far venir meno al cittadino  ogni possibile aiuto a superare un qualunque momento di emergenza sanitaria.
L’Asp di Vibo Valentia non può disattendere le richieste che provengono da settori nevralgici, come, appunto, il Pronto Soccorso, dove la situazione è esplosa già da molti giorni e le risposte ai cittadini non si possono dare soltanto con l’abnegazione di chi ha scelto questo lavoro per portare conforto, oltre che assistenza, all’ammalato.
Grazie.

 


Filippo Curtosi (Cisal)

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