L’intervento

Ponte sullo Stretto, Ue: «Non sappiamo di decisioni definitive dall’Italia, cofinanziabile solo la parte ferroviaria»

La commissaria europea responsabile per i Trasporti Valean risponde a un'interrogazione di Corrao (Verdi) e spiega che a Bruxelles il progetto per la grande infrastruttura risulta ancora «allo stadio di studio/idea». Ciucci: «Nessuna sorpresa, applichiamo le norme»

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di Redazione Attualità
11 luglio 2024
18:13

La Commissione europea «non è ancora a conoscenza di una decisione definitiva» da parte dell'Italia per il Ponte sullo Stretto di Messina, dunque «le mappe del regolamento Ten-t rivisto mostrano attualmente il progetto allo stadio di studio/idea». Lo afferma la commissaria europea responsabile per i Trasporti, Adina Valean che spiega come solo la parte ferroviaria del Ponte sarebbe ammissibile al cofinanziamento da parte Ue.

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Rispondendo a un'interrogazione scritta presentata dall'europarlamentare verde Ignazio Corrao, la commissaria ha ricordato ancora una volta che nel quadro del meccanismo per collegare l'Europa l'esecutivo Ue può co-finanziare fino al 50% gli studi di preparazione per la costruzione di progetti infrastrutturali della rete Ten-t. Studi che nel 2023 Roma ha informato Bruxelles di aver avviato, tra cui l'analisi costi-benefici del progetto. Ma i cui risultati ancora non sono arrivati all'attenzione della Commissione.


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Senza conoscere l'esito degli studi preparatori «non è possibile formulare ipotesi su un potenziale contributo dell'Ue alle attività di costruzione del ponte previsto, e quindi sui potenziali impatti sul bilancio complessivo», puntualizza la commissaria uscente. La Commissione europea dovrebbe, entro il mese di luglio, pronunciarsi sulla possibilità di co-finanziare gli studi di preparazione e aggiornamento del progetto di costruzione. Valean ha ricordato ancora che dai fondi di coesione sono poche le opportunità per finanziarlo: dal Fondo europeo di sviluppo regionale finanziamenti per le "grandi infrastrutture di mobilità" sono ammissibili solo nell'ambito dell'obiettivo strategico 3 "Europa più connessa", mentre né il programma di sviluppo regionale della Sicilia nè quello della Calabria prevedono «investimenti in grandi infrastrutture come il Ponte», ha concluso.

Ciucci: «Nessuna sorpresa, applichiamo le norme»

«Nessuna sorpresa dalla Commissione europea. La risposta all'interrogazione da parte della commissaria Adina Valean a nome della Commissione europea è perfettamente in linea con lo stato di avanzamento del progetto del Ponte sullo Stretto»: così l'amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, sentito dall'Ansa.

«Lo studio di impatto ambientale, lo studio di incidenza ambientale e l'analisi costi benefici sono stati aggiornati nel pieno rispetto delle applicabili normative italiane ed europee in attuazione degli indirizzi dal Mit. Sono attualmente in corso di valutazione presso la Commissione di Via del Mase e confermo che entro la prima decade di settembre consegneremo tutte le integrazioni richieste dalla Commissione di Via. Stimiamo di poter avere l'approvazione del Cipess sul progetto definitivo entro l'anno e correttamente la Commissione Ue attende l'esito delle valutazioni da parte delle nostre istituzioni», spiega Ciucci. «È infine noto che i finanziamenti per i progetti strategici siano erogati per la parte ferroviaria. Sottolineo infine che il 13 giugno 2024 il Consiglio europeo ha confermato l'intesa raggiunta con gli Stati membri che prevede, tra l'altro, il collegamento stabile nello Stretto di Messina, nell'ambito del corridoio Scandinavo-Mediterraneo», conclude.

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