L’intervista

Mormanno, gioiello di Calabria e perla del Pollino. Il sindaco Paolo Pappaterra: «Nel mio paese cerco di realizzare un sogno»

Giovane ma con le idee chiare su come investire sul futuro della comunità, ha messo al centro delle politiche turismo e rispetto dell'ambiente senza dimenticare temi chiave come sanità e infrastrutture: «Abbiamo puntato tutto sulla qualità». Mormanno sarà il protagonista della prima puntata della nuova stagione di Terra Mia su LaC Tv

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di Franco Laratta
27 giugno 2024
06:15
Il sindaco Paolo Pappaterra. A destra, Mormanno e il suo lago
Il sindaco Paolo Pappaterra. A destra, Mormanno e il suo lago

Mormanno è una delle "capitali" del Pollino. Qui abbiamo incontrato, durante le registrazioni della nuova serie di Terra Mia per LaC Tv, un giovane ragazzo nato e cresciuto in questo territorio, appassionato di politica, amministratore pubblico, già da qualche anno sindaco del comune di Mormanno. «Con tanto impegno cerco di realizzare il sogno di vedere la mia comunità cambiare. Prima vicesindaco ed oggi sindaco di Mormanno, sono anche imprenditore, e ho investito nel mio paese. Da pochi mesi anche papà di una bimba, Deva», dice Paolo Pappaterra.

Il Pollino sta crescendo molto. Tanto è l’interesse dei visitatori stranieri.
«In questi anni grazie al Parco c’è stata una sensibile crescita del turismo di qualità con politiche mirate, partendo dalla Carta Europea per il Turismo Sostenibile, concessa dieci anni fa a Bruxelles da Europark, alla quale sia le istituzioni pubbliche che gli operatori economici privati si sono dovuti adeguare».


Qui si è puntato tutto sulla qualità.
«La qualità è diventata il filo conduttore di ogni azione programmatoria degli enti locali e la carta d’identità delle migliori strutture che operano nel campo dell’accoglienza, della ristorazione tipica, della ricettività e delle produzioni di qualità del territorio del Pollino».

Mormanno è sempre più al centro dell’interesse di un nuovo modello di turismo lento e rispettoso dell’ambiente.
«Su questo punto devo fare una premessa. Il mio Comune negli anni trascorsi si era incamminato con successo sulla strada della crescita basata principalmente sul turismo sostenibile, valorizzando le sue ricchezze naturalistiche, storico culturali e le filiere produttive di qualità diventate anch’esse punti di forte interesse del turista».

Poi quella maledetta scossa di terremoto… 
«Sì, nel 2012 a causa del terremoto abbiamo subito una grave battuta d’arresto e tutti gli sforzi sono stati indirizzati alla ricostruzione ed alla rinascita del paese riuscendoci alla grande. Da qualche anno siamo ripartiti ed abbiamo riproposto nella nostra offerta turistica le tante potenzialità di cui disponiamo».

Facciamo qualche esempio.
«Partiamo dai beni storico culturali come la Cattedrale di Santa Maria del Colle con le sue meravigliose cripte, il faro votivo eretto in onore dei caduti calabresi nella guerra 1915-18 ed una rete diffusa di chiese, il Lago di Mormanno che è diventato teatro di gare nazionali di canoa e dragon boat e per il quale abbiamo presentato alla Regione Calabria un progetto di valorizzazione complessiva, un centro storico bellissimo ed un rete di sentieri urbani ed extraurbani diventatati meta desiderata di tanti visitatori».

A queste potenzialità si aggiunge il lavoro eccellente dei privati.
«Esattamente. Chi viene a Mormanno può mangiare in ristoranti tipici di qualità, degustare i suoi prodotti di nicchia come il fagiolo poverello bianco (presidio SlowFood e De.Co), la lenticchia e il nostro dolce tipico che è il bocconotto (De.Co). Può acquistare i prodotti della filiera lattiero casearia, dei salumi e dei prodotti da forno in aziende nate grazie all’impegno di tanti giovani della mia comunità».

Sono stati fatti negli anni importanti investimenti nell’area del Pollino.
«Posso affermare che il volto del mio territorio sta profondamente cambiando con una serie di investimenti mirati diventati fattori di grande attrattività, penso alla bellissima Ciclovia dei Parchi della Calabria, che parte proprio da qui e che è diventata in poco tempo meta frequentata da migliaia di cicloamatori. Si deve aggiungere anche il grande investimento messo in campo dal Parco Nazionale del Pollino e dalla Regione Calabria nel trasformare l’antico tracciato della Ferrovia Calabro Lucana in una suggestiva ciclovia che da Castrovillari si collegherà al territorio lucano. Sono già in corso i lavori nel tratto Morano Mormanno e con nuovi investimenti già programmati dalla Regione si raggiungerà il comune di Laino Borgo».

E non tutto da quello che abbiamo potuto capire. E che mostreremo nella prima puntata di Terra Mia.
«Prossimamente l’Anas sulla base di un accordo con i comuni realizzerà un’area camper super attrezzata a Campotenese. Ma fatemi dire che in particolare la realizzazione della Catasta si è dimostrata una scelta vincente in quanto questo hub turistico è diventato punto di riferimento di migliaia di persone nell’area dell’alta Calabria e della vicina Lucania gestito sapientemente con capacità organizzative di prim’ordine e di grande animazione. Aggiungo che da parte dei privati sono arrivate risposte importanti. Cito tra tutti il Parco della Lavanda a Campotenese diventato meta di scolaresche e tantissimi turisti che vengono appositamente a visitarlo».

Proprio a Mormanno è stata realizzata una splendida chiesa, firmata da un grande architetto, considerata tra le più belle ed innovative d’Italia. E che meriterebbe di essere più conosciuta.
«La realizzazione della Chiesa di Santa Maria Goretti fu una grande aspirazione del parroco don Franco Perrone e del Comune di Mormanno, e quando la Cei finanziò questa straordinaria opera architettonica fu per tanti una grande ed immensa soddisfazione. È vero che ancora la conoscono in pochi ma posso affermare che da tempo è diventata meta di tanti architetti che arrivano da ogni parte d’Italia e del Mondo per studiarla, e di giornalisti di riviste specializzate che ne descrivono la sua bellezza e maestosità e di tanti religiosi».

Qualcosa in più si può fare per farla conoscere.
«Certamente occorre un impegno maggiore sul terreno comunicativo ed in questo senso lavoreremo d’intesa con il vescovo di Cassano Ionio e con il parroco per farla conoscere ad una platea ancor più vasta».

È in atto in tutta la Calabria un devastante spopolamento delle aree interne. Al quale nemmeno il Pollino sta sfuggendo.
«Purtroppo il fenomeno dello spopolamento sta assumendo sempre più connotazioni drammatiche. I dati della nostra regione con la perdita di centinaia di migliaia di residenti che lasciano la nostra terra, in particolare i giovani, il calo demografico, la carenza o l’assenza di servizi pubblici essenziali, ben al di sotto degli standard medi, ci consegnano questo amaro destino al quale però non dobbiamo rassegnarci. Anche l’area del Pollino è toccata da questo fenomeno per quanto alcuni investimenti mirati nel settore del turismo dell’agroalimentare di qualità hanno leggermente attenuato questo fenomeno».

Ovviamente non basta.
«Occorrono politiche nazionali e regionali che arrestino questo fenomeno e consentano soprattutto ai giovani di poter rimanere a lavorare nei luoghi di residenza e di poter mettere in campo un progetto di vita. Peraltro i nostri borghi nella fase post covid - luglio 2021 - divennero meta di migliaia di persone che lasciano i grandi agglomerati urbani per assaporare il gusto della vita in luoghi dove la qualità della vita è decisamente migliore. A mio avviso dobbiamo puntare su questo nostro punto di forza e non rassegnarci ad un destino ineludibile. Almeno ci dobbiamo provare tutti indistintamente».

Tanto è l’interesse degli stranieri verso il Pollino. Occorre organizzarsi per accoglierli al meglio.
«Grazie all’inserimento del Parco nella rete dell’Unesco, il Pollino da tempo è diventato meta anche di turisti stranieri che vengono a scoprirlo nelle sue diverse dimensioni, da quella naturalistica a quella storico-culturale, da quella sportiva a quella enogastronomica. Va detto che la rete dell’accoglienza è di buon livello nel senso che ci sono strutture di elevata qualità ed altre che si attardano nella loro crescita e che vano aiutate in questa direzione. Complessivamente mi sento di affermare che siamo sulla strada giusta».

E c’è da immaginare il futuro di tanti piccoli comuni del Pollino, ad iniziare da Mormanno.
«Partiamo dal presupposto che chi amministra cerca ogni giorno di costruire un futuro migliore per la propria gente. È un lavoro faticoso, silente e talvolta poco capito. Costruire un qualcosa che perduri nel tempo si fa con il sacrificio alto di servire la propria cittadinanza con grande impegno».

Potremmo fare qualche esempio di quello che si sta realizzando.
«Stiamo lavorando su quattro assi portanti: sanità, infrastrutture, ambiente e turismo quest’ultimo nella sua eccezione più ampia del termine. Sulla sanità in 12 mesi abbiamo realizzato un qualcosa di straordinario. Una casa della salute ormai terminale che ha ripreso vita: da 2 a 15 ambulatori (ultimo quello oncologico), l’unico reparto di riabilitazione estensiva pubblico in tutta la nostra Regione e stiamo lavorando affinché nell’atto aziendale dell’Asp di Cosenza venga definita l’apertura della rsa medicalizzata».

Non è poco certamente.
«Sì. Perché in un’area interna, lontana dai grandi centri urbani uno dei servizi essenziali è quello di avere un punto sanitario che accoglie cittadini residenti e non ed aggiungerei anche turisti che quando vengono in Calabria chiedono e si informano della distanza dal primo punto sanitario più vicino».

Ma c’è anche il tema delle infrastrutture.
«Sulle infrastrutture stiamo mettendo a terra svariati milioni di finanziamenti ed altri che stanno arrivando in corso d’opera. Speriamo di partire entro la fine dell’estate con la riqualificazione del patrimonio immobiliare delle seconde case abbandonate. Questo ci permetterà di avere da un lato un ampliamento della capienza letti attraverso la creazione di un albergo diffuso e dall’altro mettere in piedi un grande progetto attrattivo per il south working».

Ovviamente sono importanti anche e soprattutto gli interventi sull’ambiente, che qui è veramente straordinario.
«Sull’ambiente stiamo facendo importanti investimenti, a partire dal ciclo dei rifiuti per creare nel tempo un sistema di semi-autoconsumo con un netto calo tributario per i cittadini, abbinato a dei progetti di investimento sull’energia rinnovabile».

E poi ci sono le politiche del turismo.
«Sul turismo, come accennavo prima, abbiamo presentato un progetto alla Regione Calabria di 3,5 milioni di euro per valorizzare un mega attrattore turistico del nostro territorio che è appunto il nostro lago. Un tassello fondamentale per creare un turismo non più stagionale ma destagionalizzato».

Caffè e bocconotto di Mormanno per completare al meglio una bellissima giornata sul Pollino. Che potrete ampiamente ammirare su Terra Mia di domenica 7 luglio alle 12:00 su LaC Tv.

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